Manlio Di Stefano e la leggenda di Bibbiano

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-09-04

Tutto si può dire dei politici del M5S tranne che non siano alleati fedeli e leali. Dopo aver portato l’acqua con le orecchie a Salvini per un anno, averlo difeso sul caso Diciotti e averlo sostenuto nella sua battaglia contro le ONG oggi il M5S ha già iniziato a difendere il “partito di Bibbiano”. Al punto che ieri sera il sottosegretario agli Esteri Di Stefano ha spiegato che molte cose che sono state dette sul caso degli affidi sono “leggende”. Quali? Quelle che raccontava lui, ad esempio

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È Rousseau che traccia il solco, ma è Manlio Di Stefano che lo difende. Ieri sera il sottosegretario agli Esteri del Governo Conte (quello con la Lega) è andato a CartaBianca su Rai 3 per illustrare le magnifiche sorti e progressive del nuovo esecutivo: il Conte-bis (quello con il PD). Di Stefano ha detto le solite cose, il M5S vigilerà sull’alleato diventando quindi anche una forza di garanzia affinché certe cose non debbano più accadere. Non che con la Lega la vigilanza sia andata poi benissimo.

Manlio Di Stefano riabilita il partito di Bibbiano

Ma cos’è che non dovrebbe più ripetersi? Cose come la faccenda delle banche o lo scandalo di Bibbiano. E proprio rispetto alla nuova alleanza con il partito di Bibbiano Di Stefano sfodera il colpo da maestro, quello che ogni buon democristiano probabilmente gli ha invidiato. A domanda di Mario Giordano e Bianca Berlinguer, che gli ricordavano appunto quello che nemmeno un mese fa i pentastellati dicevano sul Partito Democratico alla luce dell’inchiesta degli arresti Di Stefano risponde così: «il racconto che viene fatto sulle banche e su Bibbiano ha una parte di verità e una parte di leggenda».

manlio di stefano bibbiano carta bianca - 1

Ora lasciamo perdere che quella parte “di leggenda” sia esattamente quella che hanno cavalcato i pentastellati dopo la notizia dell’arresto del sindaco Andrea Carletti. Il primo cittadino di Bibbiano è indagato per abuso d’ufficio, ma al M5S non si sono mai preoccupati troppo di chiarire questo dettaglio noto fin dal giorno in cui sono stati eseguiti gli arresti. Anzi lo stesso Di Stefano in un post pubblicato su Facebook il 27 giugno parlava di quegli aspetti leggendari dell’inchiesta: impulsi elettrici e lavaggio del cervello con i bambini affidati a pedofili. Il tutto ovviamente corredato dalla foto di Carletti, con scritto in grande ARRESTATO.

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«Su Bibbiano c’è sicuramente anche un po’ di leggenda attorno al ruolo del Partito Democratico, però nell’immaginario collettivo è quello», ha spiegato ieri sera a Bianca Berlinguer il sottosegretario pentastellato. Chissà se Di Stefano è lo stesso che il 23 luglio annunciava la sua partecipazione ad Agorà Estate facendo sapere che avrebbe parlato “di Bibbiano e di attualità politica”. Su Facebook Di Stefano spiegava di sapere benissimo «chi e cosa sia il PD, quello di Bibbiano, quello di Lotti Renzi e Boschi, quello di Verdini ecc ecc… Ma quale PD, piuttosto il nulla». È è proprio vero che la democrazia diretta è l’arte del possibile.

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