Ora il M5S deve espellere Paragone e Ciampolillo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-11

A rigor di logica e secondo tutte le regole del MoVimento 5 Stelle, Ciampolillo e Paragone devono essere espulsi dal gruppo parlamentare e, secondo le carte che loro stessi hanno firmato entrando in parlamento, devono anche dimettersi dalla loro carica. Se non lo fanno…

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Ieri è stata votata la fiducia al governo Conte a Palazzo Madama e due senatori del MoVimento 5 Stelle hanno preferito non farlo. Gianluigi Paragone, che aveva promesso nell’ordine prima le dimissioni, poi l’ok al governo Conte e poi il no al governo Conte, si è alla fine astenuto rimangiandosi a poco a poco tutto quello che aveva detto in quest’ultimo mese.

Ora il M5S deve espellere Paragone e Ciampolillo

Lello Ciampolillo, invece, ha preferito la fuga: il senatore che ha accusato la ministra Teresa Bellanova e il Partito Democratico di essere al soldo delle lobby dell’olio d’oliva non si è presentato a votare senza prima annunciarlo e non ha successivamente aperto bocca su Facebook – dove non aggiorna la sua pagina dall’8 settembre — contravvenendo così alle regole del M5S. Non aver votato la fiducia al governo Conte è già costato l’espulsione dal M5S, ad esempio, al senatore Gregorio De Falco che, come da lettera di contestazione inviata dai probiviri all’epoca, veniva accusato di aver fatto questo:

Da verifiche effettuate risulta che Ella ha votato in difformità al gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle al Senato, durante la seduta di commissione Lavori Pubblici inerenti gli emendamenti al decreto legge 28 settembre 2018, n. 109 “Decreto Genova” ; non ha preso parte al voto in aula del decreto legge 28 settembre 2018, n. 109 “Decreto Genova”; non ha preso parte al voto di fiducia su un emendamento del Governo al ddl A.S. 840 di conversione del DL 113/2018, rafforzando la Sua posizione con interventi d’aula in difformità al Gruppo.

Per questo tipo di comportamenti, come insegnano le sacre regole del MoVimento 5 Stelle, c’è la sanzione dell’espulsione:

movimento 5 stelle fiducia gianluigi paragone

E d’altro canto che Giuseppe Conte sia un’espressione del MoVimento 5 Stelle lo conferma il Blog delle Stelle, che l’8 settembre scorso ha pubblicato un’infografica in cui metteva il presidente del Consiglio in conto ai grillini:

blog delle stelle giuseppe conte

Quindi, a rigor di logica e secondo tutte le regole del MoVimento 5 Stelle, Ciampolillo e Paragone devono essere espulsi dal gruppo parlamentare e, secondo le carte che loro stessi hanno firmato entrando in parlamento, devono anche dimettersi dalla loro carica. Ecco quindi che oggi si attendono le comunicazioni dei probiviri e quelli della presidenza del gruppo dei grillini nei confronti dei due. Oppure la riammissione con tante scuse di De Falco e degli altri espulsi.

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