Come la Lega in Piemonte ha dimenticato la TAV

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-22

Le «reti Ten-T» (la Tav, appunto) sono state emendate dal decreto Sblocca cantieri, sparendo di fatto dal documento che impegna il Governo a far ripartire i lavori pubblici

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Il 28 maggio si riaprirà ufficialmente il fronte TAV dopo la fintissima soluzione diplomatica elaborata dall’avvocato del diavolo Giuseppe Conte per fermare la Lega e il MoVimento 5 Stelle che stavano per venire alle mani prima della mandrakata firmata Rocco Casalino. In quella data scadranno infatti le manifestazioni di interesse per gli appalti da 2,3 miliardi e si conosceranno le imprese pronte a scavare il mega-tunnel.

Come la Lega ha dimenticato la TAV

Eppure  le «reti Ten-T» (la Tav, appunto) sono state emendate dal decreto Sblocca cantieri, sparendo di fatto dal documento che impegna il Governo a far ripartire i lavori pubblici.  Corrado Alberto, presidente dell’Api Torino, ha chiesto sulla Stampa alla Lega un atto di responsabilità (ahahahahahah) e  in molti tra i sì Tav vicini alla Lega si domandano che senso abbia continuare a «fare e disfare» senza mettere un punto chiaro alla vicenda.

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effetti economici della Torino-Lione (Corriere della Sera, 10 gennaio 2019)

Il problema però rimane lo stesso: in Piemonte si vota ma nemmeno nell’occasione la Lega e il MoVimento 5 Stelle a chiudere la partita per l’Alta Velocità, in un modo o nell’altro. «La Lega ha ritirato l’emendamento ma l’ha subito ripresentato in aula, su questo tema non c’è nessun ripensamento», dice il candidato governatore del Carroccio Alberto Cirio. Ok, ma allora perché l’ha ritirato?

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