Opinioni
I rider che accusano i vip di non dare le mance
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-04-26
La pagina Facebook Deliverance Milano ieri ha pubblicato una«lista nera» di clienti vip, accusandoli di non lasciare la mancia, per usarla come arma nella loro battaglia contro le aziende delle consegne a domicilio. L’operazione organizzata dai rider di Deliverance Milano, il collettivo che lontano dai partiti, dai sindacati e dai tavoli istituzionali del governo combatte per i […]
La pagina Facebook Deliverance Milano ieri ha pubblicato una«lista nera» di clienti vip, accusandoli di non lasciare la mancia, per usarla come arma nella loro battaglia contro le aziende delle consegne a domicilio. L’operazione organizzata dai rider di Deliverance Milano, il collettivo che lontano dai partiti, dai sindacati e dai tavoli istituzionali del governo combatte per i diritti dei fattorini di colossidel take-away digitale (come Deliveroo, Glovo, Just Eat), vuole accendere i riflettori sul «lato oscuro della gig economy». Quello che Di Maio aveva promesso di combattere rimangiandosi poi tutto successivamente.
La black list dei rider comprende:
-DJ Albertino
-Teo Mammucari
-Fedez
-Chiara Ferragni
-Andrea Musacco
-Cristian Abbiati
-Paolo Cannavaro
-David Moss
-Danilo D’Ambrosio
-Noyz Narcos
-Marracash
-Salvatore Aranzulla
-Alessandro Gentile
-Leonardo Bonucci
-Fabio Rovazzi
-Mauro Icardi
-Wanda Nara
-Matteo Sarzana
-Gianluca Cocco
-Matteo Pichi
-Gonzalo Higuain
-Philippe Mexes
-Clementino
-Rocco Hunt
-Platinette
E loro stessi spiegano:
Inutile dire che questi personaggi famosi vivono in quartieri residenziali extralusso o nel centro delle città e che è significativo riscontrare come sia più facile ricevere la mancia se si consegna in zone popolari o in quartieri periferici, piuttosto che in distretti o in civici fighetti e più pettinati.
Attente quindi piattaforme digitali del #deliveryfood, perché se non volete parlare con noi, confrontarvi con le nostre rappresentanze autonome e i gruppi organizzati che sono in stato di agitazione sindacale permanente, questo è il futuro che vi aspetta: noi produciamo i dati, noi conosciamo i vostri punti deboli e non esiteremo ad usarli contro di voi.
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