Giletti, i virologi che sbagliano e l’Avigan che cura (no!) il Coronavirus

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-06-11

Massimo Giletti rilascia oggi un’intervista al Corriere della Sera per celebrare l’ultima puntata di “Non è l’Arena, è Salvini” prima della chiusura estiva e spiega cos’è che imputa precisamente ai virologi sull’emergenza Coronavirus: non aver ammesso di aver sbagliato. Lei di solito affrontava anche temi leggeri, la pandemia ha cambiato la scaletta? «Ogni stagione ha …

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Massimo Giletti rilascia oggi un’intervista al Corriere della Sera per celebrare l’ultima puntata di “Non è l’Arena, è Salvini” prima della chiusura estiva e spiega cos’è che imputa precisamente ai virologi sull’emergenza Coronavirus: non aver ammesso di aver sbagliato.

Lei di solito affrontava anche temi leggeri, la pandemia ha cambiato la scaletta?
«Ogni stagione ha un suo percorso, quanto è successo non poteva non influire sul racconto, sarebbe stato stonato e fuori luogo affrontare certi temi: il Covid ha infettato anche la scaletta».

A proposito: con i virologi non è stato tenero…
«La scienza è in continuo divenire, procede per test e tentativi, non arriva subito al risultato: quello che contesto ai Burioni, ai Pregliasco è che non abbiano avuto l’onestà di dire: abbiamo sbagliato».

Ora, a proposito di onestà e di honestah, è appena il caso di ricordare che il 29 marzo scorso Giletti ha messo su un dibattito di un certo livello nella sua trasmissione su Avigan che cura il Coronavirus. Il farmaco era finito sulla bocca di tutti dopo il video in cui un utente facebook, Cristiano Aresu, ne magnificava le doti sostenendo che fosse all’origine del recesso dell’epidemia in Giappone. La circostanza era stata smentita dagli stessi produttori del farmaco.Come abbiamo già spiegato, Avigan non è stato usato dai medici giapponesi in massa sui pazienti COVID-19 e quindi non è in alcun modo responsabile della situazione del Coronavirus in Giappone. “Non esistono evidenze scientifiche in merito”, ha chiarito all’AdnKronos Salute il virologo Roberto Burioni, che già aveva sottolineato in un tweet di non fidarsi di alcuni annunci che arrivano dall’estero. “Il farmaco russo, il preparato giapponese, la vitamina C, la pericolosità dell’ibuprofen, i proclami sugli Ace inibitori che i somari scrivono Eca – scriveva l’esperto – hanno una cosa in comune: sono tutte scemenze. Le novità vi arriveranno dalle autorità sanitarie, non dai social o da YouTube”.

avigan roberto burioni

Siamo sicuri che il fulcro del dibattito da queste parti sia l’onestà dei virologi?

Leggi anche: Le Iene e i “conflitti d’interesse” di Roberto Burioni sugli anticorpi monoclonali e il Coronavirus

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