AIFA: ok alla sperimentazione su Avigan

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-23

L’annuncio del ministro della Salute mentre la Lombardia annuncia l’inizio di una sperimentazione. Intanto il Corporate Senior Director di Fujifilm Italia, produttrice del farmaco, ammette: “Al momento non esistono prove scientifiche cliniche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti”

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L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) “procede sulla sperimentazione del medicinale Avigan“. Lo annuncia il ministro della Salute Roberto Speranza. Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, afferma, “mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico-Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia”.

AIFA: ok alla sperimentazione su Avigan

Nei prossimi giorni, “i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso”, ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’incontro con il direttore generale di Aifa. Luca Zaia aveva detto ieri che l’AIFA aveva già fornito l’autorizzazione alla Regione Veneto per la sperimentazione di Avigan, poi oggi ha fatto marcia indietro. Intanto va segnalato che il Corporate Senior Director di Fujifilm Italia Mario Lavizzari, azienda produttrice del farmaco, ha detto pubblicamente che “Al momento non esistono prove scientifiche cliniche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti”. “Fujifilm è al corrente della grave situazione che si sta verificando in Italia, tuttavia in questa fase Fujifilm non è in grado di divulgare alcun piano per l’uso di Avigan in altri paesi”.

Avigan, spiega l’azienda, è ora somministrato a pazienti di COVID-19 in Giappone ai fini di uno studio di osservazione condotto da istituzioni mediche che cooperano con i team istituiti dal Centro Nazionale per la Salute e la Medicina Globali del Giappone (National Center for Global Health and Medicine of Japan). “Sappiamo anche che Favipiravir (versione generica) è stato somministrato a pazienti Covid-19 in Cina. Fujifilm non ha svolto alcun ruolo nelle ricerche di cui sopra e non è quindi in grado di commentare questi risultati”, si legge nella nota. Avigan è stato sviluppato da FUJIFILM Toyama Chemical ed è stato approvato nel 2014 in Giappone come farmaco anti-influenzale. Deve essere somministrato a coloro che sono stati infettati da una nuova influenza o dal riemergere delle infezioni del virus dell’influenza, quando un altro farmaco antinfluenzale non funziona, si spiega nella nota dell’azienda. Il farmaco deve essere fornito solo a discrezione del Ministero per la Salute, il Lavoro e il Welfare in Giappone (Health, Labour and Welfare Ministry in Japan). Vista la diffusione di notizie sui media riguardo al farmaco Avigan “non sempre precise, Fujifilm Italia in accordo con il quartier generale di Tokyo dell’azienda, ha redatto una nota che vuole dare indicazioni precise sul prodotto e la sua storia”. L’azienda fa anche sapere “di essere impegnata in queste settimane, con la propria tecnologia e i propri tecnici a fianco di tante strutture mediche in Italia e nel mondo”.

Fontana annuncia la sperimentazione in Lombardia

Intanto anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana annuncia la sperimentazione nella sua regione: “Il nuovo farmaco Avigan potrà essere sperimentato da Aifa grazie alle sollecitazioni che abbiamo mandato a Roma e la sperimentazione inizierà domani”. “Speriamo che sia quello giusto, che dia buoni risultati e che ci dia una mano a debellare questo maledetto virus”, aggiunge il presidente. Un farmaco che, come sottolinea l’assessore al Bilancio Davide Caparini, “è stato testato su 80 pazienti in Giappone dove stanno facendo sperimentazione, e devono ancora capire anche lì quanto questo farmaco possa essere efficace”.

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Di Avigan si era cominciato a parlare nei giorni scorsi dopo l’annuncio dalla Cina di una sperimentazione che aveva avuto successo su pochi pazienti con sintomi lievi. Poi un video dal Giappone che ha avuto una grande circolazione in Italia ha fatto partire l’interesse del pubblico sui social network, anche al di fuori delle reali prospettive di utilizzo. Professori ed esperti avevano spiegato tutte le loro perplessità al riguardo, prima che la politica facesse partire la sua corsa.

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