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Davide Codenotti: chi è il simpatizzante M5S che ha pubblicato il fotomontaggio su Salvini
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-12-05
Il presunto autore della foto che ritrae il Segretario della Lega Nord come Aldo Moro pubblicata dalla pagina “Vento ribelle” si difende spiegando che la sua è satira e attacca Salvini
La settimana scorsa Matteo Salvini era impegnato a spiegarci che quella dei naziskin che hanno fatto irruzione durante una riunione a Como non è stata violenza. Quelli del Veneto Fronte Skinhead hanno sbagliato ma per Salvini «il problema vero non sono i quattro ragazzi che hanno fatto irruzione, ma un’immigrazione fuori controllo, voluta da qualcuno, organizzata e alimentata da una certa sinistra che fa favori ai poteri forti e cerca lo scontro sociale». Il leader della Lega ha continuato a minimizzare l’accaduto dicendo che «il problema dell’Italia è Renzi, non è il fascismo che non può tornare». Qual è la vera violenza per Salvini? L’abbiamo scoperto qualche giorno fa dopo la pubblicazione di un fotomontaggio con protagonista il leader della Lega Nord.
Matteo Salvini scopre la vera violenza
La foto – postata dalla pagina Vento ribelle – ritrae Salvini imbavagliato con alle spalle la bandiera delle Brigate Rosse. Matteo Salvini come Aldo Moro, e la didascalia “ho un sogno!!!” non lascia dubbi circa il significato. La speranza che il Segretario della Lega faccia la stessa fine del leader DC assassinato dalle BR. Salvini non si è fatto certo intimorire (e chi si farebbe intimorire da un fotomontaggio) e ha colto la palla al balzo per spiegarci che è quella la vera violenza.
Nel magico mondo di Salvini quindi il fatto che 13 skinhead – tra loro un pregiudicato che nel 2009 ha accoltellato al volto due ragazzi davanti a una cooperativa e che è stato condannato in via definitiva a sei anni e due mesi di carcere per tentato omicidio – facciano irruzione nella sede di una cooperativa non è un episodio significativo. L’essere vittima di un fotomontaggio di cattivo gusto invece lo è eccome. Certo, qualcuno potrebbe ricordare di quando Salvini saliva sul palco con una bambola gonfiabile dicendo che si trattava di “una sosia di Laura Boldrini”
Ma non siamo qui per fare del facile benaltrismo. Del resto la storia politica di Salvini e della Lega Nord è talmente piena aggressioni verbali nei confronti di politici, di rappresentanti delle istituzioni e “risorse” che c’è solo l’imbarazzo della scelta. È curioso che Salvini si scandalizzi e si senta vittima di una campagna d’odio. Ma questo non significa che l’immagine sia di cattivo gusto e offensiva, soprattutto nei confronti di Aldo Moro. Del resto se Salvini si sente minacciato da un’immagine come questa, chi siamo noi per contraddirlo?
Chi è Davide Codenotti
Davide Codenotti ha spiegato ieri alla Zanzara di Radio 24 che la sua è satira. Codenotti è uno degli amministratori della pagina Vento ribelle ma sostiene di non esserne l’autore e di “averla trovata nel Web” e di averla messa in pagina “con intento satirico”. Su Facebook Codenotti scrive “se voi della Lega non capite la satira non è colpa mia” invitando Salvini a “stare sereno” precisando che la sua non è una minaccia ma non uno sfottò. Repubblica ha contattato uno degli altri tre amministratori della pagina – Vito Matera – che ha precisato: “Mi occupo della pagina superficialmente, in genere solo per informare su iniziative territoriali. Non sono autore né sono a conoscenza di dettagli sulla foto”.
Codenotti sul suo profilo ha anche postato la foto originale di Salvini imbavagliato che è stata utilizzata per la realizzazione del fotomontaggio scrivendo “Salvini ti scatti le foto e poi non è colpa mia se mio figlio è bravo a ricamarci”. Segue un attacco a Salvini sui soldi che “ruba con la complicità del Sig. mi consenta Silvio Berlusconi”.
Scorrendo il profilo di Codenotti, si vede che si tratta di un’attivista o simpatizzante del M5S, con tanto di foto tra i gazebo dell’ultimo raduno a 5 Stelle di Rimini. Tra gli altri riferimenti “politici” di Codenotti ci sono anche Anonymous e i No Tav della Val di Susa. Scorrendo il profilo sembra di capire che si tratta – come del resto è intuibile dalla pagina Vento ribelle – di un attivista pentastellato proveniente dalla galassia dei centri sociali e dei movimenti antagonisti.
Il fotomontaggio di Salvini con la bandiera delle BR è stato caricato da Codenotti sul suo profilo il 27 settembre. Codenotti però alla Zanzara dice di averla “trovata su Internet”. Un lettore ci segnala che la stessa foto era già comparsa su Facebook nel 2016. A postarla all’epoca era stato Edoardo Michele Castaldi, un delegato del PD di Sarzana.
Ieri Codenotti ha mandato un “messaggio” a Salvini dicendo al leader leghista “in privato mi scrivevi a no è vero avevo un altro nome”. A quanto pare i due hanno dei punti di contatto: uno su tutti l’odio per l’euro.