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Chi gestisce la comunicazione di Giuseppe Conte

Giovanni Drogo 24/05/2018

Il MoVimento 5 Stelle ha preso in mano la comunicazione del futuro Presidente del Consiglio. E così mentre gli uomini che arrivano dalla Casaleggio gestiranno i profili social del premier eletto dal popolo (ma nominato da Di Maio e Salvini), Rocco Casalino si starebbe apprestando a trasferirsi a Palazzo Chigi, per stare più vicino a Conte

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L’avvocato degli italiani, nonché Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte ha fatto ieri pomeriggio la sua comparsa ufficiale su Facebook. La pagina, già con la spunta blu, ha trasmesso in diretta la dichiarazione fatta dal professor Conte all’uscita del colloquio con Mattarella. In copertina campeggia un tricolore e per il momento non c’è alcun simbolo politico, come si confà ad un premier “tecnico” o terzo.

La creazione del premier-portavoce

La terzietà del futuro Presidente del Consiglio ha molti aspetti che devono ancora essere chiariti. Sarà un mero esecutore del Contratto di Governo stipulato tra Di Maio e Salvini o avrà qualche margine di manovra? Per valutare il grado di autonomia del primo ministro non si potrà far altro che attendere che si metta al lavoro e che riveli al Paese i nomi dei membri della sua squadra di governo. Nel frattempo quello che sappiamo è che il discorso pronunciato da Conte davanti ai giornalisti al Quirinale è stato concordato tra i due leader di M5S e Lega. In un momento del genere non c’è evidentemente molto margine per rivendicare di essere autonomi. Meglio invece hegelianamente rappresentare la sintesi tra le due istanze politiche che hanno formato il Governo del Cambiambenti.

giuseppe conte comunicazione staff casalino m5s - 1

La pagina Facebook ufficiale di Giuseppe Conte

Anche con il discorso già pronto nulla è stato lasciato al caso. Repubblica racconta infatti che Conte è rimasto un’ora e mezza in un appartamento della Capitale assieme ai vertici della comunicazione del M5S. Con lui c’erano il capo Rocco Casalino, Pietro Dettori (già fidato collaboratore di Davide Casaleggio prima alla Casaleggio Associati poi a Rousseau) e Silvia Virgulti, nota alle cronache per essere stata la fidanzata di Luigi Di Maio. Ma il ruolo della Virgulti all’interno del MoVimento 5 Stelle è un altro. Durante la scorsa legislatura è stata lei infatti a preparare – curandone lo stile comunicativo – i parlamentari che il MoVimento decideva di mandare in televisione nei talk show. All’incontro ha preso parte anche Dario Adamo l’uomo dei social (ha gestito i profili social ufficiali del M5S e le strategie digital) che probabilmente ha il compito di gestire la pagina Facebook di Conte. Adamo è un altro veterano dello staff della comunicazione istituzionale pentastellata – anche lui proveniente dall’azienda di Casaleggio –  approdato alla Senato nel 2013 proprio assieme a Casalino e a Nik il Nero, il videomaker ufficiale del M5S.

La Casaleggio Associati ha già commissariato il Presidente del Consiglio?

Lo staff della comunicazione a 5 Stelle quindi si è messo al servizio del Premier incaricato. Un modo per affermare ulteriormente che Conte potrà anche essere il Presidente del Consiglio di Lega e M5S ma che saranno i pentastellati a gestire il modo in cui il primo ministro dirà le cose (e non invece lo staff della comunicazione leghista guidato da Luca Morisi). In questo Conte sarà un vero e proprio portavoce, così come intendevano il termine i 5 Stelle al momento del loro arrivo in Parlamento. Tant’è che il Messaggero riporta lo stralcio di una telefonata fatta da Conte mentre usciva dal Quirinale «Come sono andato?» ha chiesto il premier incaricato all’interlocutore.

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Dopo aver creato Luigi Di Maio ora i 5 Stelle devono far diventare lo sconosciuto professor Giuseppe Conte il Premier eletto dal Popolo. Anzi, come lui stesso ha detto (ma chissà chi gliel’ha suggerito) l’avvocato del popolo. Secondo La Stampa questo scenario si potrebbe completare con il trasferimento di Rocco Casalino a Palazzo Chigi assieme ad una pattuglia di fedelissimi che avrà il compito di blindare la comunicazione del Presidente del Consiglio. E se il contratto di governo è in molti passaggi sufficientemente vago da garantire l’impressione di un margine di manovra autonoma il commissariamento della comunicazione da parte dei 5 Stelle potrebbe essere la classica gabbia dorata costruita intorno al Presidente del Consiglio. Rimane un unico dubbio: sarà portavoce di Lega e M5S assieme oppure di uno solo dei due?

Leggi sull’argomento: Tutti i retroscena sul “no” di Mattarella a Paolo Savona

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