Fact checking
Boia chi molla Patrizia Prestipino!
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2018-01-28
Sul profilo Instagram della candidata nel collegio uninominale 8 di Roma viene pubblicato un incitamento dei suoi alunni con lo slogan dell’estrema destra. Ma lei spiega: è un equivoco, è stata mia nipote
Mentre veniva ufficializzata la sua candidatura con il PD nel collegio 8 uninominale (Quartiere Ardeatino) della Camera a Roma, Patrizia Prestipino veniva giustamente incoraggiata dai “suoi ragazzi”, ovvero gli allievi della scuola dove insegna si scattavano una foto in suo sostegno e gliela inviavano corredandola di un bello slogan in suo sostegno: “Boia chi molla prof!”.
Boia chi molla Patrizia Prestipino!
“Boia chi molla!” è un “motto utilizzato negli ambienti della destra politica e neofascista italiana del secondo dopoguerra, in particolare negli anni settanta del Novecento. Il suo significato letterale è: «chi abbandona (molla) la lotta è un assassino (boia)»”, ricorda Wikipedia, ma è normale che dei ragazzi giovani magari non lo sappiano. Meno normale sarebbe se non lo sapesse una candidata di un partito di sinistra. Eppure le cose non sono andate come pensate voi, maliziosi che non siete altro. La storia è stata infatti raccontata su Lanotiziagiornale da Giorgio Velardi, anche se molti se ne appropriano oggi senza citarlo. Ed è un peccato perché così si perdono il meglio.
Ovvero la spiegazione che la stessa Prestipino ha gentilmente fornito allo stesso Velardi: “Da quello che ho capito, si sta facendo giornalismo su dichiarazioni inadeguate ma che non sottendono nessun tipo di malevolenza, in quanto vengono da ragazzi di cui conosco bene animo e carattere, ma sono purtroppo mutuati dai cori delle curve Nord o Sud degli stadi”. “Detto questo trattasi di conversazioni private pubblicate per 26 minuti su un profilo che io non utilizzo per comunicazioni politiche e che in questi giorni soprattutto è seguito da mia nipote, che certo ha apprezzato il messaggio di in bocca al lupo che i ragazzi volevano mandarmi. Ovviamente senza dare alla frase in questione un peso di carattere ideologico che pure dovrebbe avere”.
Patrizia Prestipino e la razza
Insomma, dalla risposta si evince quindi che la Prestipino invece conosceva il motto e la sua estrazione ma purtroppo la nipote che le gestisce il profilo Instagram no. Cose che succedono. Anche se la Prestipino finisce spesso ultimamente sui giornali per dichiarazioni avventate. Come quella sul sostegno alle mamme che serviva a continuare la “razza italiana” che ha imbarazzato l’intero partito, oppure come l’attacco a Pietro Grasso che ha addirittura portato alcuni parlamentari PD a scusarsi pubblicamente con il presidente del Senato. Patrizia Prestipino è la renziana della prima ora immortalata insieme a Maria Elena Boschi e Gennaro Migliore, ex SEL ora fedelissimo renziano, alla festa post-primarie del Nazareno. Un altro scatto la ritraeva in rosso mentre abbracciava Matteo Renzi dopo l’ufficialità del risultato delle ultime primarie. Oggi insegna latino al liceo Pascal.
È compagna di Riccardo Milana, assessore nelle due volte di Francesco Rutelli sindaco, parlamentare in diverse legislature e già segretario del Pd romano. Nel 2013 si è candidata alle primarie per il Campidoglio, arrivando quarta dopo Ignazio Marino, Paolo Gentiloni e David Sassoli. Nel rapporto Barca sui circoli il suo circolo del PD all’Eur era stato indicato come quelli da chiudere perché dediti a gestire solamente “il potere per il potere”.
Altri tempi, altre storie, altre rivalità. Acqua passata. Oggi Prestipino è candidata nel collegio 8, zona simile a quella in cui fu presidente di municipio, e tutto il partito le darà il sostegno che merita: Infame chi molla / è il grido di battaglia!