Anna Cisint: la sindaca della Lega che diffonde fake news su Laura Boldrini

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-11-13

Quelli della Lega sono così preoccupati dal presunto “furore ideologico della sinistra” che non si accorgono nemmeno di diffondere bufale. E quando vengono beccati cancellano tutto, proprio come è successo alla sindaca leghista di Monfalcone

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Brutte notizie per quelli che pensano che per combattere le fake news e l’odio online sia necessario andare a scovare i profili anonimi su Twitter, Facebook o VKontakte. Perché come è chiaro a chiunque frequenti un minimo i social network sa bene che non occorre essere anonimi per farlo, a volte basta lavorare per un giornale, altre invece è sufficiente fare politica. Ne sa qualcosa Laura Boldrini che ha denunciato oggi un’altra delle tante balle che circolano sul suo conto.

Il senso di Anna Cisint per le bufale su Laura Boldrini

A diffonderla online non è stato un temibile neofascista nascosto dietro ai server dei social russo Vkontakte e tanto meno un pericoloso odiatore anonimo che usa bot su Twitter. A farlo è stata la sindaca di Monfalcone (Gorizia) Anna Cisint sul suo profilo Facebook. In un post pubblicato su Facebook l’ex presidente della Camera “presenta” la sindaca scrivendo che «anziché lavorare passa il tempo a diffondere queste bufale su di me».

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Quali bufale? Quella pubblicata (e poi rimossa alle 18:30) ieri pomeriggio (12 novembre) nel quale la sindaca della Lega aveva pubblicato un’immagine con una dichiarazione attribuita a Laura Boldrini secondo la quale «festeggiare il Natale nelle scuole è sbagliato». Quella dichiarazione però è falsa, una bufala, una fake news e la Boldrini non ha mai pronunciato una frase del genere.

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La sindaca della Lega non è nuova ad uscite bizzarre. Ad agosto aveva annunciato alla Festa della Lega Romagna, a Cervia la nascita di  un servizio di ascolto riservato di studenti (e genitori) per far emergere i docenti di sinistra “che infestano le scuole pubbliche” perché «avvelenano i giovani, osteggiando apertamente le scelte democratiche che gli italiani stanno manifestando verso gli amministratori della Lega». Qualche tempo prima aveva fissato un tetto del 45% di alunni stranieri nelle classi delle scuole materne mentre a ottobre dello scorso anno aveva “razionalizzato” la spesa pubblica non rinnovando l’abbonamento al Manifesto e ad Avvenire da parte della biblioteca comunale, ufficialmente per “mancanza di lettori”.

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La cosa davvero interessante di questa vicenda delle fake news su Laura Boldrini e il Natale nelle scuole è che la sindaca (che nei giorni scorsi aveva annunciato lo stanziamento di duemila euro per regalare il presepe alle scuole) il giorno prima (11 novembre) si era recata al Tribunale di Gorizia per presentare querela per diffamazione nei confronti di coloro che l’avevano insultata sui social. Evidentemente essere stata vittima di attacchi che lei considera diffamatori non le ha consentito di capire come spargere notizie false sia sbagliato. Peccato, la sindaca Cisint è così attenta a segnalare chi sparge odio contro Salvini che non si è accorta che ha contribuito a spargerne un po’ contro la Boldrini (esattamente come faceva Salvini).

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