Fatti

Fase 2 dal 4 maggio: gli amici non sono congiunti e affetti stabili

neXtQuotidiano 03/05/2020

La questione dei «congiunti»: chi sono? Sono i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado. Chi sono i parenti fino al sesto grado? Ad esempio «i figli dei cugini tra loro». E gli affini fino al quarto grado? Per esempio, «i cugini del coniuge»

article-post

Gli amici non sono congiunti e affetti stabili e quindi sono esclusi dalle persone che sarà possibile incontrare nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19 dal 4 maggio. Le FAQ pubblicate ieri da Palazzo Chigi vanno nella direzione opposta rispetto a quanto annunciato nei giorni scorsi dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri, che ieri ha chiesto anche l’abolizione dell’autocertificazione.

Fase 2 dal 4 maggio: gli amici non sono congiunti e affetti stabili

Il Corriere della Sera spiega oggi che si tratta di una delle questioni più controverse e che ha fatto infuriare molti per la sua evidente farraginosità e arbitrarietà: la questione di chi si potrà incontrare a partire da domani.

Innanzitutto la questione dei «congiunti». Chi sono? Sono i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado. Non è ancora chiaro? La Presidenza del Consiglio prova a specificare ancor meglio. Chi sono i parenti fino al sesto grado? Ad esempio «i figli dei cugini tra loro». E gli affini fino al quarto grado? Per esempio, «i cugini del coniuge». E l’incontro, si chiarisce, dovrà avvenire al massimo tra due persone.

La nota finale è quella che pone fine, per ora, a una querelle un po’ da Ionesco sulla definizione esatta di «affetti stabili»: non rientrano, tra questi, gli amici. Ma non finisce qui. Perché, per questione di privacy, non sarà obbligatorio dire il nome della persona che andiamo a trovare, quando eventualmente saremo fermati. Impossibile, dunque, per le forze dell’ordine verificare che l’autocertificazione sia Veritiera.

faq fase 2 congiunti governo faq dpcm 26 aprile faq

Resta da chiarire cosa si intenda per “persone legate da uno stabile legame affettivo”. I fidanzati di sicuro. Secondo alcune interpretazioni, sembrava che un anziano rimasto solo potesse incontrare un amico. Ieri sera palazzo Chigi, però, ha chiarito di no: gli affetti stabili non sono gli amici. Altre regole cambiano: i dispositivi di protezione individuale saranno obbligatori in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico, nei mezzi di trasporto, in tutti gli esercizi commerciali. Tranne che per i bambini sotto i sei anni e per i disabili con problemi specifici.

dpcm 26 aprile fase 2

DPCM 26 aprile fase 2: il riepilogo dei divieti (Il Giornale, 3 maggio 2020)

Si potrà farne a meno in strada o per fare sport. Ma i cittadini dovranno fare i conti con le ordinanze più restrittive di alcune regioni che le prevedono obbligatorie anche per strada. Nei luoghi di lavoro valgono i protocolli aziendali. Il governo ha previsto un prezzo fisso di 0,50 centesimi. All’interno della Regione ma sempre e solo per motivi di lavoro, salute o necessità anche se tra questi ultimi le possibilità sono molto aumentate. Tra gli spostamenti per necessità vanno ricompresi infatti gli incontri con i congiunti e naturalmente quelli per recarsi in ogni genere di esercizio commerciale aperto; dunque non solo supermercati, edicole e farmacie ma librerie, cartolerie, negozi per bambini, concessionarie auto e bar e ristoranti per l’asporto. Oltre che naturalmente per le attività motorie.

Le seconde case e le regole diverse tra le regioni

C’è poi la questione seconde case. Sparito nel Dpcm il divieto esplicito a trasferirsi, prima Palazzo Chigi chiarisce che all’interno della Regione lo spostamento si intende permesso, poi su pressione del ministro Speranza cambia idea. Fonti del governo precisano: «I motivi che rendono legittimi gli spostamenti restano quelli del lavoro, della salute e della necessità. Spostarsi alla seconda casa non è una necessità». Ma visto che nel decreto un divieto non c’è, Sicilia e Sardegna hanno invece autorizzato il trasferimento stagionale.

fase 2 regioni

La fase 2 e le regole diverse tra le regioni (La Repubblica, 3 maggio 2020)

Anche il ritorno a casa sarà consentito, anche se prevede uno spostamento tra regioni diverse. Palazzo Chigi chiarisce il senso: «Vogliamo permettere a chi è rimasto bloccato dal lockdown di tornare a casa, ma per restarci, non per fare avanti e indietro». Quindi una volta che si sia fatto rientro non saranno consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, se non per lavoro, salute o urgenza. Molti governatori del sud hanno previsto l’obbligo di quarantena per chi arriva da altre regioni. Intanto Repubblica segnala le diverse regole nelle regioni:

Una sequela di ordinanze daranno vita a 20 fasi 2 diverse in tutto il Paese. Chi per ipotesi si spostasse da una regione all’altra, cosa non concessa in questo periodo a meno di qualche nuovo atto locale a sorpresa, dovrebbe portarsi dietro un libretto delle istruzioni. In Sicilia chi vuole può già trasferirsi nelle case estive, in Toscana è invece vietato spostarsi al mare, o altrove, se non si tratta del luogo di residenza o domicilio abituale. Il Veneto ha scelto una sorta di terza via. Nelle seconde case si può andare ma solo a fare interventi di manutenzione, così per l’estate è tutto pronto. La Sardegna intanto ha deciso di far ripartire le messe, anche se molti sacerdoti sono in quarantena, mentre in Calabria da domani si potrà andare a prendere un caffè al bar o a mangiare un piatto di pasta al ristorante. Benvenuti nell’Italia delle eccezioni.

Al sud, che è stato molto meno colpito dall’epidemia, si continua a pensare, con timore, a coloro che potrebbero rientrare dal nord. In Sicilia per chi arriva continua ad essere in vigore l’obbligo di quarantena. Il governatore Musumeci ha ottenuto dal ministro dei Trasporti De Micheli la proroga al decreto con il quale sono ridotti al minimo i collegamenti con l’isola. Ci si può arrivare con due soli voli al giorno da Roma, su Palermo e Catania, con capienza ridotta al 45 per cento. Quarantena prevista anche in Calabria, Basilicata e Campania. Qui, dove il governatore De Luca ha cambiato idea concedendo di nuovo la possibilità di fare sport senza mascherina, sarà vietato andare a Ischia, Caprie e Procida.

dpcm 26 aprile fase 2 1

DPCM Fase 2 26 aprile: cosa si potrà fare e cosa no (Il Giornale, 3 maggio 2020)

Il ministro agli Affari regionali Boccia aveva promesso ricorsi contro gli atti regionali in contrasto con provvedimenti del governo. Materia per far lavorare i Tar non ne manca.

Leggi anche: Quando serve l’autocertificazione dal 4 maggio: per il lavoro basta il tesserino

Potrebbe interessarti anche