Virginia Raggi e la strana «scoperta» di un'officina dell'AMA abbandonata

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-11-16

L’incredibile scoperta elettorale del M5S che dopo un anno e mezzo di amministrazione comunale, e con una “delegata del litorale” come Giuliana Di Pillo sul posto, si accorge dell’esistenza di un’officina dell’AMA chiusa da tre anni. Peccato che la chiusura fosse stata denunciata dalla CGIL già nel marzo 2016

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Domenica ad Ostia si vota per eleggere il Presidente del X Municipio. Il MoVimento 5 Stelle, che ha candidato Giuliana Di Pillo, è costretto a vincere. Ed è per questo che oggi la sindaca Virginia Raggi e il consigliere comunale del X Municipio Paolo Ferrara hanno annunciato di aver scoperto un’officina AMA inutilizzata. Per la serie: che coincidenza. Come ha spiegato la sindaca su Facebook l’Amministrazione comunale «nei giorni scorsi abbiamo effettuato un’ispezione presso l’isola ecologica ad Ostia e abbiamo fatto questa scoperta». Una scoperta incredibile, se non fosse che AMA è un’azienda municipalizzata – ovvero è del Comune di Roma – e che il Comune di Roma è governato da un anno e mezzo dal MoVimento 5 Stelle.

Il MoVimento 5 Stelle “scopre” l’ennesimo spreco ingiustificato, tre giorni prima del voto

Certo, in questo lasso di tempo la Raggi ha trovato il tempo di cambiare l’assessora all’Ambiente, cosa che magari ha complicato le cose. Ma non bisogna dimenticare che ad Ostia la Di Pillo è da un anno delegata di Roma Capitale per Ostia. In poche parole la Di Pillo era pagata dal Comune di Roma per fare da raccordo con la gestione commissariale e l’Amministrazione comunale. Il tutto alla modica cifra di 40mila euro all’anno. Nemmeno lei però – così attenta a segnalare buche tappate e tombini riparati – sembra essersi accorta dell’esistenza di questa officina AMA, nuova, perfettamente funzionante ma lasciata da tre anni in stato di abbandono.
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In un’intervista a FanPage la Raggi ha definito l’officina “uno spreco ingiustificato” un vero e proprio “schiaffo ai cittadini che venivano penalizzati con servizi ridotti”. Ora che l’officina è stata trovata il M5S promette interventi risolutivi, non si sa quali però. La scoperta è avvenuta durante un’ispezione presso l’isola ecologica di Ostia. Ma se l’officina è chiusa da tre anni questo significa che per metà di questo tempo (un anno e mezzo) il M5S non si è accorto del problema.
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Anche Paolo Ferrara – che come la Di Pillo è stato consigliere municipale ad Ostia prima del commissariamento – non si è accorto di nulla fino a pochi giorni fa. Ferrara invece attacca direttamente l’avversaria della Di Pillo accusando la candidata del centrodestra al ballottaggio Monica Picca di essere “parte integrante dell’esperienza fallimentare di Alemanno”. Ferrara invita i cittadini a chiedere alla Picca chi ha chiuso l’officina di Ostia facendo spendere milioni di euro al comune e ai cittadini per prenderne un’altra in affitto. Sarà interessante sapere la risposta. Nel frattempo sappiamo chi ha continuato a far spendere milioni di euro ai cittadini nell’ultimo anno e mezzo: il MoVimento 5 Stelle.

Quando la CGIL denunciava la chiusura dell’officina di Piazza Bottero

Emerge infatti che la CGIL aveva denunciato la chiusura dell’Officina di Piazza Bottero già nel marzo 2016. Il 21 marzo, tre mesi prima delle elezioni, denunciava come “una officina dotata di tutte le attrezzature, situata i un’area strategica all’interno di un piazzale ampio, sia chiusa ed inutilizzata”. La CGIL faceva sapere che i lavoratori dell’officina erano stati spostato all’interno di un’autorimessa “non idonea ad ospitare un’officina né dal punto di vista operativo né da quello della sicurezza”.
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La giunta Raggi però, denuncia su Facebook l’ex Presidente dell’Assemblea Capitolina Valeria Baglio, ci ha messo 18 mesi per scoprire l’esistenza di quell’officina. E sì che a novembre 2016 l’area ecologica di Piazza Bottero era tra quelle dove i cittadini romani potevano conferire gratuitamente i rifiuti speciali. Possibile che né l’AMA né il Comune si siano accorti dell’esistenza della vicina officina? Sicuramente la risposta sarà la solita: “è colpa della precedente amministrazione”. Chissà quando però la Raggi deciderà di voler governare Roma con la sua, di Amministrazione.
 

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