Il sindaco M5S di Avellino a rischio caduta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-25

La mozione di sfiducia firmata da nove consiglieri presto in discussione. Appena arrivato, già cacciato?

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Il sindaco M5S di Avellino Vincenzo Campi rischia già di cadere. A due mesi dall’elezione e già con la dimostrazione che l’amministrazione comunale è in grado di dare grandi soddisfazioni (ha chiesto ai geologi di lavorare gratis, poi l’ha negato) è stata presentata una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino firmata da nove consiglieri (su 32, solo cinque sono i grillini eletti).

Il sindaco M5S di Avellino a rischio caduta

Nella mozione di sfiducia sottoscritta dai gruppi “Avellino è Popolare”, “Mai Piu'” e “La svolta inizia da te” si sottolinea appunto la condizione di stallo in cui versano sia la giunta, sia il consiglio comunale, per l’assenza di una maggioranza che possa varare provvedimenti. Non risulta avviata “alcuna iniziativa o azione di governo da parte del Sindaco e della Giunta comunale – si legge nella mozione – non risultano insediate le Commissioni Consiliari, non risulta effettivamente operativa la macchina comunale nel pieno delle proprie funzioni istituzionali ed amministrative”. Tra i rilievi mossi al sindaco, anche l’atteggiamento “ostinato e deliberato” di rifiuto “di ogni tipo di alleanza/accordo di governo/contratto di governo/patto di garanzia che pur era stato offerto da altre forze politiche, nell’obiettivo di allargare la maggioranza consiliare e garantire stabilità e governabilità all’Ente”.

avellino controllo ponte della ferriera gratis

 

Nei tre mesi di amministrazione monocolore dei 5 Stelle le occasioni di tensione con le opposizioni sono state diverse: dalla pubblicazione di manifesti 6 per 3, fatti circolare su vele per tutta la città, dove erano raffigurati i volti e i nomi dei consiglieri che avevano votato contro i provvedimenti del sindaco, fino al ricorso al Tar per il riconteggio dei voti, per ottenere un capovolgimento del risultato del primo turno, fino alle polemiche seguite al voto contrario sulle linee programmatiche per la scoperta che erano state copiate da quelle del comune di Verona. Ora i consiglieri di opposizione chiedono la convocazione di una seduta straordinaria per discutere la mozione di sfiducia e concludere l’esperienza amministrativa del M5S.

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