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Vi ricordate che la Lega voleva regalare la terra a chi aveva tre figli? Indovinate com’è finita

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-17

Il governo giallo-verde, fa sapere oggi il Messaggero, approvò la legge ma poi non ne ha mai varato i decreti attuativi e così il ritorno al mito dell’ «aratro che traccia il solco» è miseramente finito su un binario morto

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Vi ricordate? Alla fine di ottobre di un anno fa la Lega di Salvini lanciò la riforma chiamata Podere al Popolo:  una norma che prevedeva, al fine di incoraggiare l’aumento della popolazione in particolare nelle zone rurali, la concessione gratuita di terreni agricoli demaniali per almeno 20 anni alle famiglie «con terzo figlio nato negli anni 2019, 2020, 2021». Erano previsti anche mutui fino a 200mila euro a tasso zero alle famiglie che acquistino casa vicino ai terreni.  Ebbene, il governo giallo-verde, fa sapere oggi il Messaggero, approvò la legge ma poi non ne ha mai varato i decreti attuativi e così il ritorno al mito dell’ «aratro che traccia il solco» è miseramente finito su un binario morto dopo aver riempito paginate di giornale. Ma non è certo l’unico caso, spiega oggi il quotidiano romano:

Per le sole leggi finanziarie degli ultimi sei anni sono oltre 150 i provvedimenti rimasti sulla carta ovvero senza le norme attuative che pure erano previste. Va subito detto che il fenomeno è esponenzialmente cresciuto negli ultimi due anni. Nella scorsa legislatura fino alla legge di Bilancio 2017 (ovvero dal governo Letta a quello Renzi) le norme non attuate sono pochissime, meno di 30, ovvero 8 di media per anno. Siamo nella fisiologia. Con la fine della legislatura e l’arrivo del governo M5S-Lega lo scenario si è capovolto. Complice il passaggio di segno governativo sono ben 58 le norme non attuate contenute nella Finanziaria del governo Gentiloni e addirittura 68 quelle della manovra del governo giallo-verde.

norme attuative leggi di bilancio

Le norme attuative mancanti nelle leggi di bilancio degli ultimi anni (Il Messaggero, 17 novembre 2019)

 

È finita nel vuoto la sacrosanta legge che prevedeva di regolamentare i compensi negli enti di ricerca, così come quella assaiu tile sul “razionale uso dei dispositivi medici sulla base del principio costo-efficacia”. E nessun aiuto riceveranno le persone affette da malattie che le spingono a giocare d’azzardo nonostante ci sia una legge in tal senso. Anche gli assegni famigliari per i cittadini italiani che lavorano all’estero e che hanno famiglie numerose in Italia sono stati una stella filante subito gettata alle ortiche. Finiti nel nulla anche micro provvedimenti chiesti dalle categorie come ad esempio le modalità d’uso del “Fondo anti bracconaggio ittico” o l’avvio della riforma degli eventi ippici o l’adozione del regolamento dell’Agenzia Italiana per il Meteo.

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