Uova al Fipronil, i rischi per l'Italia

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-08-10

Secondo la Coldiretti il prodotto non è arrivato in Italia, ma potrebbe essere utilizzato come ingrediente per altri prodotti

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Le uova contaminate al fipronil, il cui caso è scoppiato tra Belgio e Olanda la settimana scorsa, non dovrebbero arrivare in Italia. A spiegarlo è Rolando Manfredini, responsabile della sicurezza alimentare di Coldiretti, che però segnala che una possibilità di rischio c’è: è quella che riguarda l’uso delle uova come ingrediente per altri prodotti:

«L’Italia secondo me è al sicuro. Purtroppo, però, c’è una parte oscura, che riguarda la fornitura di uova per la trasformazione in altri prodotti»
Qual è il problema?
«Le uova che arrivano al consumatore hanno l’indicazione di origine. Non è così per i prodotti da trasformazione: invece lì dev’essere scritto da dove viene la materia prima».
Qual è il meccanismo?
«C’è un sistema europeo nato dopo “mucca pazza” per garantire la sicurezza alimentare. Ogni volta che accade qualcosa, gli Stati sono tenuti a comunicare l’allerta: il prodotto viene richiamato e ritirato. Olanda e Belgio hanno fatto la comunicazione in ritardo. Per questo non sono così sicuro se il prodotto è arrivato ed è stato lavorato. La nostra richiesta è che si sappia la destinazione finale delle uova».
I controlli sono univoci?
«L’Italia è il Paese che in Europa controlla e garantisce di più. I controlli sono effettuati su tutta la filiera, dalla produzione alla vendita».
Di chi ci possiamo fidare?
«La vendita diretta è una rassicurazione. Il consumo di prodotti con l’etichetta di origine è una rassicurazione».

uova contaminate fipronil
Uova contaminate al fipronil, l’infografica (La Repubblica, 9 agosto 2017)

La crisi delle uova contaminate al Fipronil è scoppiata la settimana scorsa nei Paesi Bassi, dove 180 allevamenti sono già stati chiusi. Poi, con l’arrivo delle consegne di uova contaminate dall’Olanda, dove si contano circa 50 milioni di galline ovaiole, il panico s’è rapidamente esteso anche nei Paesi vicini, dove tre milioni di uova appena importate sono state distrutte. Ieri i controlli si sono estesi ai polli da carne, per verificare eventuali casi da contaminazione. I controlli vengono effettuati sugli allevamenti che hanno al contempo galline ovaiole e polli da carne, ha detto un portavoce della NVWA (l’autorità per la sicurezza alimentare olandese, ndr) al quotidiano Algemeen Dagblad.

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