Cosa c’è che non va nel video di Tullio Solenghi contro i tedeschi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-30

Molto correttamente, Solenghi è scandalizzato per l’incredibile atteggiamento di Germania, Finlandia e Olanda nei confronti degli altri paesi europei che stanno facendo melina sulla questione, ma l’attore tracima imputando ai tedeschi un po’ tutte le colpe del mondo

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Nei giorni scorsi Tullio Solenghi ha pubblicato un video su Facebook in cui parla del Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19, puntando il dito sui Coronabond e sull’opposizione dei paesi del Nord, tra cui la Germania, alla mutualizzazione del debito per l’emergenza. Molto correttamente, Solenghi è scandalizzato per l’incredibile atteggiamento di Germania, Finlandia e Olanda nei confronti degli altri paesi europei che stanno facendo melina sulla questione, ma l’attore tracima imputando ai tedeschi un po’ tutte le colpe del mondo: “Si credono una razza superiore, ancora oggi, non possono cedere ai prestiti ai poveracci, per carità no. Poi c’è che il paziente zero del Coronavirus è un tedesco e i coglioni girano. Ma io vorrei ricordare ai tedeschi una cosa: appena finita la Seconda Guerra Mondiale, se la comunità internazionale avesse ragionato con la loro logica e avesse richiesto i danni di guerra a loro, oggi vivrebbero tutti nelle bidonville. Noi siamo empatici, siamo umani. Grazie di essere italiani e non tedeschi”.

A prescindere dalle giuste osservazioni riguardo l’atteggiamento della Germania sui Coronabond, Solenghi non sembra cogliere il punto della questione e la butta sull’odio nei confronti dei tedeschi, come osservato anche su Twitter. Ma soprattutto, come gli spiega oggi Stefano Disegni sul Fatto,  rischia di fomentare l’odio inutilmente:

Prima che te lo dicano altri te lo dico io che ti voglio bene: ne hai dette di stronzate. Rabbia per la spilorceria, certo. Anch’io, europeista convinto, mi chiedo a che serva l’Europa se Germania e Olanda non sborsano. Ma dire che i tedeschi sono tutti nazisti, ringhiare che ancora oggi si sentono superiori, “ariani come diceva il criminale coi baffetti “ (tutti? Pure Einstein? E Brecht? E Rosa Luxembourg che ci ha lasciato la pelle? E i miei amici Rolf, Thomas, Silke così gentili?) è una misera performance, perfetta per coglioni sbavatori d’odio su tastiera.

Quanto agli italiani “empatici e umani”, di cui sei fiero, ti ricordo il generale Graziani (uno che gasava popoli e bombardava laCroce Rossa) e i bravi fascisti che segnalavano le case degli ebrei. Via sragionando (ma avevi bevuto?) hai esultato “Saremo pure mafiosi, come dicono i tedeschi…”. Tullio, che in Italia vivono e prosperano i mafiosi non lo dicono i tedeschi. Lo dicono, anzi lo dicevano, i magistrati morti ammazzati, fratello del Presidente compreso.

Sul Paziente Zero tedesco responsabile della pandemia (nazista pure lui, l’ha fatto apposta) sorvolo, come detto ti voglio bene. Tullio, non c’è di peggio che generalizzare. I tedeschi nazisti, gli italiani mafiosi, gli ebrei strozzini e i genovesi tirchi (sì, pure te!). La generalizzazione è una stupida bestia, produce odio per sentito dire (magari da uno famoso come te) e chi approfondisce è nemico, anzi, peggio, un intellettuale. Sono un amico vero, di quelli che a volte ti mandano affanculo, ma continuano a volerti bene. Continuo a volerti bene, spero tu faccia altrettanto.

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