Economia

Toninelli nasconde l’ok al Terzo Valico per non far arrabbiare il M5S

L’analisi costi-benefici è stata completata da tre settimane, ma il ministro sta cercando il modo di dirlo ai grillini liguri. Ci vorrà un po’

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Danilo Toninelli ha in mano l’analisi costi-benefici sul Terzo Valico in cui il professor Marco Ponti fornisce un parere positivo sull’opera ma la tiene nascosta perché ha paura di scatenare un altro caso TAP ma al Nord. Lo racconta oggi Simone Canettieri sul Messaggero, che prende spunto dall’ok al Terzo Valico già circolato nei giorni scorsi per raccontare la raffinata strategia del furbissimo ministro e le ironie del sottosegretario leghista Rixi, che ogni volta risponde di chiedere a lui:

Sulla relazione c’è una firma pesante: è quella di Marco Ponti, 77 anni, già docente di economia dei trasporti ed economia ambientale prima a Venezia e poi per dieci anni come ordinario al Politecnico di Milano. Mister “grandi opere” è stato consulente per la Banca Mondiale, la Commissione europea, Ferrovie dello Stato e ministero del Tesoro.

A lui Toninelli ha affidato il compito di «revisionare» le principali infrastrutture in costruzione in Italia. Tav compresa. Altro fronte caldo: la ministra francese dei Trasporti, Elisabeth Borne, chiede al governo italiano di decidere «rapidamente», «entro inizio 2019», altrimenti i lavori «saranno fermati». Ponti dovrà esprimersi anche su questo. Intanto, il super tecnico ha fugato i dubbi sul Terzo valico. Si tratta della nuova linea ferroviaria, divisa in 6 lotti costruttivi, che collegherà il sistema portuale ligure (Passo dei Giovi) con Tortona, a pochi chilometri da Milano. Il costo è di 6,2 miliardi, la lunghezza totale del tracciato è di 53 km, di cui 37 sono gallerie.Il fine lavori era previsto nel 2021.

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Si profilano all’orizzonte quindi nuove contestazioni dagli attivisti per la consigliera regionale Alice Salvatore, già presa di mira di recente come la ministra Lezzi dai No TAP: impossibile per loro dimenticare quando in campagna elettorale Di Maio promise di fermare i lavori del Terzo Valico dei Giovi (TAV Tortona-Novi Ligure-Genova). In campagna elettorale Di Maio disse che il Terzo Valico “andava messo da parte” e gli andava preferito “il potenziamento della linea attuale Genova-Milano”.

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