La telefonata di Vialli che Fedez non dimenticherà mai

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-25

L’ex calciatore ha chiamato il rapper pochi giorni prima della sua operazione e, dopo l’intervento, il cantante ha voluto ringraziarlo pubblicamente

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Non si conoscevano fino a pochi giorni fa. O, per meglio dire, entrambi erano a conoscenza l’uno dell’altro, ma non avevano mai parlato. Poi l’annuncio di quel problema di salute che – di fatto – li ha uniti e ha portato uno a sostenere l’altro. Questa è la sintesi di quella telefonata fatta da Gianluca Vialli a Fedez pochi giorni prima che il rapper fosse sottoposto a quel delicato intervento chirurgico all’addome dopo la scoperta di un raro tumore neuroendocrino del pancreas.

Telefonata Vialli Fedez, il ringraziamento pubblico del rapper

L’ex calciatore, membro dello staff della Nazionale italiana, conosce bene le sofferenze della malattia. Da anni, infatti, lotta contro un cancro al pancreas, di natura differente rispetto a quello endocrino individuato nello stesso organo del rapper di Rozzano. Conosce gli stati d’animo che si mischiano alle sofferenze fisiche e alle paure per il futuro che appare incerto. Per questo, pur non conoscendolo di persona, ha voluto sostenere Fedez con quella telefonata. E il cantante lo ha voluto ringraziare pubblicamente dopo il suo intervento.

“Grazie di cuore Gianluca Vialli. Fino a qualche giorno fa non ci conoscevamo nemmeno. Poi una telefonata pochi giorni prima dell’intervento che difficilmente dimenticherò. Spero di poter dare un po’ di supporto alle persone così come tu hai fatto con me. Grazie davvero, col cuore”. Nel messaggio social di Fedez c’era anche un “in bocca al lupo” per la Nazionale che ieri sera si giocava la partecipazione ai Mondiali in Qatar contro la Macedonia del Nord. Purtroppo, l’Italia ha perso e per la seconda volta consecutiva non disputerà la massima competizione per Nazionali. Ma lo sport è secondario rispetto alla salute. E chi vive costantemente nella lotta contro la malattia non può far altro che sostenere chi da poco ha scoperto di soffrire della stessa patologia.

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