Il Tar boccia l’ordinanza di Musumeci sugli hotspot

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-25

Secondo i giudici del Tar la competenza su queste materie resta dello Stato e il provvedimento del presidente della Regione Musumeci non è legittimo

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.Il Tar di Palermo ha messo la parola fine sulla querelle scoppiata dopo il ricorso dello Stato contro l’ordinanza 33 del 22 agosto contingibile e urgente del Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che imponeva lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza.

Il Tar boccia l’ordinanza di Musmeci sugli hotspot

“Ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”: viene confermata la decisione del presidente della terza sezione del Tar che aveva accolto la sospensiva richiesta dalla Presidenza del consiglio dei ministri contro l’ordinanza del presidente Musumeci. Secondo i giudici del Tar la competenza su queste materie resta dello Stato e il provvedimento del presidente della Regione non è legittimo. La decisione della presidente della terza sezione del Tar era stata attaccata da Musumeci perché in passato era stata consulente di Zingaretti nella Regione Lazio. Era anche emerso successivamente che lo stesso presidente era stata anche consulente di Berlusconi e Calderoli.

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“Il potere di disciplinare l’immigrazione – scrivono i giudici – rappresenta un profilo essenziale della sovranità dello Stato, in quanto espressione del controllo del territorio; potere, al quale si correla il controllo giuridico dell’immigrazione di esclusiva competenza dello Stato a presidio di valori di rango costituzionale”. Vi avevamo spiegato che sarebbe bastato far notare al governatore della Sicilia che le prefetture dipendono dal Viminale, i comuni e le regioni devono chiedere la forza pubblica al ministero dell’Interno per effettuare gli sgomberi e che nessuno ha la minima intenzione di alzare nemmeno un dito per fare nulla di tutto ciò. E alla fine…

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