Stefano Solaroli e quell’offerta che non si poteva rifiutare: l’audio di PiazzaPulita che mette nei guai la Lega di Ferrara

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-16

Il capogruppo della Lega a Ferrara propose ad una consigliera “dissidente” di dimettersi dall’incarico in cambio di un di un’offerta lavoro a tempo indeterminato da dipendente Comunale in modo da liberare il suo posto in consiglio

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Si preannuncia scoppiettante la puntata di Piazza Pulita di questa sera. Il programma di Corrado Formigli ha pubblicato l’audio di una conversazione tra il capogruppo della Lega in consiglio comunale a Ferrara Stefano Solaroli e l’allora consigliera comunale leghista Anna Ferraresi considerata una “piantagrane” dalla partito perché continuava a denunciare casi di degrado urbano anche dopo la storica vittoria leghista. Un audio che potrebbe mettere in serio imbarazzo la Lega – sostiene Piazza Pulita – perché nella conversazione Solaroli propone alla Ferraresi un posto da dipendente comunale in cambio delle sue dimissioni dal consiglio comunale.

Stefano Solaroli e quell’offerta che non si poteva rifiutare alla consigliera “dissidente”

È finita diversamente, perché la Ferraresi ha lasciato il gruppo della Lega e non ha accettato l’offerta di Solaroli che le aveva prospettato l’assunzione a tempo indeterminato presso il Comune di Ferrara con uno stipendio di 1.400 euro al mese. Nell’audio – che secondo PiazzaPulita risale al 19 novembre del 2019  – si sente Solaroli proporre alla collega di partito di fare la hostess presso il nuovo servizio turistico realizzato in città con trenini e autobus, che però è gestito da una società privata. Il motivo della proposta lo spiega lo stesso capogruppo «tu sai che è incompatibile con il ruolo di consigliere».

Per poter accettare l’offerta la Ferraresi avrebbe quindi dovuto dimettersi, “liberando” un posto ad un leghista più gestibile e meno problematico. Tant’è che Solaroli lo dice esplicitamente «a me sei venuta in mente te prima di tutto perché sei una rompicazzo, così ti cavo dai coglioni e non ti vedo più» prima di aggiungere che Nicola (Lodi, vicesindaco di Ferrara che era ai ferri corti con la consigliera e considerato il sindaco “ombra” della città estense) era d’accordo e di averne «parlato con Alan (Fabbri, sindaco leghista di Ferrara ndr) e mi ha detto: “se a lei va bene a me va bene”».

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La Ferraresi non è per altro l’unica consigliera della Lega ad aver lasciato. Ad agosto era stato Paolo Vezzani a dimettersi da consigliere per “motivi personali” (ma si sospetta di divergenze con la linea del partito). La consigliera leghista ha infatti querelato il vicesindaco che a suo dire l’avrebbe insultata e offesa. Ma nella difesa dell’avvocato di Lodi (nonché consigliere comunale) in realtà «le frasi di Lodi riportate sulla stampa e attribuite ad Anna Ferraresi sarebbero da riferire esclusivamente a condotte, sgradevoli e censurabili, tenute dall’allora consigliere Paolo Vezzani». Nel caso di Vezzani però era subentrato uno dei non eletti della Lega. Le cose sarebbero dovute andare così anche per la Ferraresi, se solo avesse accettato quell’offerta di lavoro. Verrebbe da pensare che se questo è il modello che la Lega vuole applicare alla Regione Emilia-Romagna forse poi tanto trasparente non è. Forse è ingenuo invece pensare che un audio del genere possa mettere in imbarazzo la Lega, quel partito che non ha battuto ciglio dopo lo scandalo del Metropol o quella faccenduola dei 49 milioni di soldi pubblici spariti.

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