Il sondaggio che boccia Virginia Raggi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-08

Quasi il 70% dei cittadini dell’Urbe dichiara infatti di non apprezzare il suo operato, contro un risicato 22% che invece continua ad avere fiducia nelle sue capacità

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I risultati di un sondaggio pubblicato oggi da Repubblica Roma bocciano Virginia Raggi, e la sindaca eletta nove mesi fa perde consenso anche fra gli elettori del MoVimento 5 Stelle. Quasi il 70% dei cittadini dell’Urbe dichiara infatti di non apprezzare il suo operato, contro un risicato 22% che invece continua ad avere fiducia nelle sue capacità di governare la capitale d’Italia. Soprattutto, da settembre 2016 aumentano gli scontenti che passano dal 56 al 67% e diminuiscono i suoi difensori, che passano dal 32 al 22%. Anche tra gli elettori del MoVimento 5 Stelle crescono i giudizi negativi per l’operato della sindaca, e arrivano dal 27 al 39 per cento mentre la diminuzione molto minore di chi giudica positivamente (dal 53 al 51%) testimoniano l’esistenza di uno “zoccolo duro” che ripone comunque grande fiducia sulla Raggi.

virginia raggi sondaggio
Il sondaggio di IZI per Repubblica Roma (8 marzo 2017)

Il sondaggio effettuato dalla società di rilevazione Izi su un totale di 1.048 interviste condotte fra il 3 e il 6 marzo segnala che negli ultimi quattro mesi, dunque, la percentuale di giudizi negativi ha subito un’impennata di 7,6 punti (quasi 2 al mese) e i giudizi positivi sono calati del 5,6%: se si rivotasse oggi Virginia Raggi raccoglierebbe appena il 17,2 per cento dei voti, contro il 35,2 registrato al primo turno delle ultime amministrative: esattamente la metà di quanto incassato appena nove mesi fa e piuttosto in fretta dilapidato. Il commento di Stefano Costantini sul quotidiano di Mario Calabresi:

Il grillismo è un Movimento di opinione che non è ancora riuscito a fare il salto. A parte il caso di Torino, dove l’omologa di Virginia spopola in vetta al gradimento dei sindaci italiani. Ma questa forse è un’altra storia. Nella gestione della crisi di Roma, dalla spazzatura allo stadio, è venuta fuori la fragilità di una gestione che lasciata da sola ha combinato solo pasticci: Beppe Grillo, il padre fondatore e il tutore del Movimento, è dovuto tornare a occuparsi da vicino delle beghe capitoline, dando spesso l’impressione di essere il vero sindaco della Capitale. Una Raggi commissariata non piace al mondo grillino, che sperava di meglio. E forse lo meritava.

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