Franco Giampaoletti: i 170mila euro di stipendio per il city manager del comune di Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-07

Fratelli d’Italia all’attacco del direttore generale appena nominato dalla Giunta Raggi. La risposta del capogruppo grillino Ferrara

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Franco Giampaoletti è il nuovo direttore generale di Roma Capitale. La scelta della sindaca Virginia Raggi è stata recepita da una delibera della Giunta Capitolina che autorizza l’instaurazione di un rapporto di lavoro a tempo determinato ex art. 108 del Tuel, con durata corrispondente al mandato della stessa sindaca. È quanto rende noto il Campidoglio.

Franco Giampaoletti: la lite sullo stipendio del city manager del comune di Roma

Il Comune ha fatto sapere che verrà attribuito al dottor Giampaoletti un trattamento economico annuo lordo complessivo pari a 170.000 euro, integrato da 10.000 euro annui lordi in caso di raggiungimento degli obiettivi determinati dalla Sindaca. Lo stipendio di Giampaoletti ha fatto partire una polemica tra il MoVimento 5 Stelle e Fratelli d’Italia: «I grillini, non contenti dei disastri e delle indagini in corso su alcune nomine in Campidoglio, hanno pensato bene di creare una nuova figura ad hoc alla quale elargire ben 170 mila euro annui, quella del ‘city manager’», hanno dichiarato in una nota congiunta gli esponenti di Fdi-An Fabrizio Ghera, capogruppo in Campidoglio, e Andrea De Priamo, vicepresidente dell’Assemblea Capitolina.«Un ruolo che peraltro oltre da essere un doppione, visto che esistono già dirigenti che ricoprono in Comune incarichi simili, rappresenta una spesa ingente per le casse capitoline – aggiungono -. Non solo, ancora una volta la premiata ditta Grillo-Casaleggio, in linea con la ‘nordizzazione’ della Capitale, invia a Roma un altro forestiero, che in Unicoop Tirreno come apicale al personale percepiva 132 mila euro, e che il sindaco Raggi ha deciso invece di premiare – alla faccia dei romani – con uno stipendio ben più generoso. Come Fratelli d’Italia, visti gli allegri precedenti di questi mesi, verificheremo con estrema attenzione tutti gli aspetti formali e sostanziali legati a questa nomina – concludono -, l’ennesima in salsa grillina».
paolo ferrara
Non ha tardato ad arrivare la risposta del capogruppo M5S in Assemblea Capitolina Paolo Ferrara: “Sarebbe fantastico se qualche nostro collega, fresco di proroga delle indagini che lo riguardano, si informasse prima di dare fiato alle corde vocali”, ha detto Ferrara in una nota, riferendosi all’indagine su Alemanno e Ghera in relazione all’ippodromo delle Capannelle. E poi: «Il dottor Giampaoletti, per venire a Roma a coadiuvare l’amministrazione nell’immane opera di efficentamento della macchina comunale, ha rinunciato a ben 70mila euro in più all’anno che avrebbe guadagnato se solo fosse rimasto a fare il lavoro che faceva prima. Noi crediamo che un tale atteggiamento sia moralmente meritevole e da esempio per tanti altri».

Chi è Franco Giampaoletti

“Poi – aggiunge Ferrara – il suo stipendio è ben al di sotto del corrispettivo del Comune di Milano, città complessa ma mai paragonabile a Roma, ed è uguale a quanto percepiva nello stesso ruolo a Genova, la cui complessità non è minimamente paragonabile a quella della capitale d’Italia. Quindi, in conclusione, sarebbe meglio che certi consiglieri pensassero più ai propri guai e prendessero appunti su come si fa l’interesse dei cittadini, non quelli personali e particolari”, conclude. Nato ad Ancona l’1 febbraio 1961, dal settembre 2015 Giampaoletti è stato direttore generale del Comune di Genova, per il quale ha svolto anche il ruolo di delegato alla gestione dei rapporti con la Citta Metropolitana. La più recente esperienza professionale lo ha visto invece direttore delle Operations Interne in Unicoop Tirreno, società che conta circa 500 dipendenti e 1 miliardo di euro di fatturato annuo. Manager per oltre 20 anni nelle aree Risorse Umane e Corporate Legal & Compliance, il nuovo direttore generale del Campidoglio ha lavorato per diverse aziende industriali con organizzazione multinazionale, sviluppando competenze specifiche in analisi dei processi, gestione del cambiamento organizzativo, ristrutturazioni e riorganizzazioni, gestione delle crisi.

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