Fact checking
Il sondaggio: il M5S cinque punti sopra il PD
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-03-21
Secondo le rilevazioni di Ipsos pubblicate dal Corriere si allarga il divario tra il partito di Grillo e quello di Renzi. Nell’ultimo mese il PD perde quattro punti percentuali nelle rilevazioni, in crescita il consenso per i grillini
Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera racconta oggi i risultati di un sondaggio IPSOS che danno il MoVimento 5 Stelle saldamente in testa nelle intenzioni di voto e il Partito Democratico in calo: il distacco tra i primi due partiti che ad oggi possono puntare alla maggioranza alla Camera è di cinque punti percentuali, il più ampio di sempre.
Il sondaggio: il M5S cinque punti sopra il PD
Il risultato rappresenta la combinazione di due fattori; il primo è la perdita di voti da parte del PD dopo la scissione e la nascita di Movimento dei Democratici e Progressisti – Articolo 1 che però oggi è al 3,3% e quindi da solo non è in grado di spiegare la differenza tra i due partiti maggiori. Il secondo fattore è la cronaca politica, che vede il governo Gentiloni ancora immobile e scene come quella di Lotti e Minzolini ad aprire tutti i telegiornali. Nelle scorse settimane il PD oscillava al di sopra e al di sotto del 30%, ma nell’ultimo mese la flessione è stata imponente: è passato dal 30,1% del febbraio scorso al 26,8% di marzo.
Per il MoVimento 5 Stelle invece la crescita è più organica: dopo l’exploit del 31,5% di dicembre i grillini erano calati nei sondaggi, pur rimanendo sopra il PD; lo scatto è arrivato nell’ultimo mese e il risultato finale (32,3%) promette bene in vista delle prossime elezioni politiche. Gli indecisi rappresentano ancora un terzo del corpo elettorale. Il centrodestra è invece in stallo:
Nel centrodestra la situazione appare in una fase di stallo: al momento si tratta di un’area che supera il 30% ma in assenza di un programma, di un’alleanza e di una leadership condivisa si ha l’impressione che il risultato sia più virtuale che reale. E, d’altra parte, quasi sempre le aggregazioni tra partiti producono una riduzione e non un aumento dei voti. A sinistra, come si diceva, sta prendendo corpo un’area tutt’altro che marginale che potrà influenzare il risultato delle prossime Amministrative che riguarderanno circa mille comuni. Appare difficile che nel centrosinistra possano ricucire in fretta lo strappo e presentare candidature comuni.
Ieri inoltre sono stati pubblicati i risultati del sondaggio EMG per il TG La7; anche questi vedono il MoVimento 5 Stelle come primo partito anche se in leggero calo rispetto alla settimana precedente, e il PD secondo con un calo più accentuato mentre Forza Italia è stabile e la Lega Nord perde mezzo punto percentuale, a vantaggio dei partiti più piccoli come Fratelli d’Italia, Democratici e Progressisti, Sinistra Italiana e Alternativa Popolare, il nuovo partito di Angelino Alfano.
Per quanto riguarda le primarie del Partito Democratico, scrive Repubblica che secondo sondaggi riservati di Masia per il Nazareno Andrea Orlando sarebbe al 12,7%, con Emiliano al 18,8% e l’ex premier al 68,5%. “Il Movimento cinque stelle – sottolinea Pagnoncelli – non ha risentito della crisi del Campidoglio e non sembra penalizzato neppure dagli episodi che hanno suscitato perplessità tra i non grillini, per esempio la vicenda della candidata di Genova sfiduciata da Grillo dopo essersi affermata alle primarie on line tra i militanti oppure la presa di posizione sulla responsabilità del blog di Grillo”.