Opinioni
Sondaggi Agorà, Meloni in crescita e Italia Viva al 5,1%
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-03-06
I sondaggi di EMG Acqua per Agorà letti ieri durante la trasmissione di Serena Bortone danno la Lega al 29,6% e con mezzo punto percentuale in meno rispetto alla precedente rilevazione, il Partito Democratico al 21,3% e il MoVimento 5 Stelle al 14,7, entrambi in crescita di uno 0,1%. Fratelli d’Italia cresce in un colpo […]
I sondaggi di EMG Acqua per Agorà letti ieri durante la trasmissione di Serena Bortone danno la Lega al 29,6% e con mezzo punto percentuale in meno rispetto alla precedente rilevazione, il Partito Democratico al 21,3% e il MoVimento 5 Stelle al 14,7, entrambi in crescita di uno 0,1%. Fratelli d’Italia cresce in un colpo solo di quasi mezzo punto percentuale (lo stesso perso dal Carroccio) e arriva al 12,4% mentre Forza Italia cala al 6,1%. Italia Viva, che nel sondaggio del Tg di La7 di lunedì era data sotto Sinistra Italiana, è qui data invece in crescita di uno 0,1% e sopra la soglia del 5% mentre il partito di Speranza e Bersani è dato al 2,9%. Seguono Azione di Carlo Calenda, Europa Verde, +Europa, Cambiamo. Gli indecisi e il non voto sono al 41,6%.
E’ Giorgia Meloni il leader che riscuote maggiore fiducia tra gli intervistati con il 34%, segue Matteo Salvini al 33%, poi Giuseppe Conte al 32%, Nicola Zingaretti al 22%, Luigi Di Maio al 18%, Silvio Berlusconi al 17%, Mattia Santori al 16%. Poi Carlo Calenda al 15%, Matteo Renzi e Giovanni Toti al 13%, Vito Crimi al 11%. Alla domanda: “Ritiene che le misure adottate dal Governo per contenere il coronavirus siano adeguate ed efficaci?” ha risposto “SÌ” il 47%degli intervistati, “NO” il 38%. Il 15% preferisce non rispondere. Di fronte all’emergenza coronavirus, il 58% degli intervistati pensa che la cosa migliore sarebbe “che tutte le forze politiche dovrebbero unirsi nel sostenere il Governo”, per il 12% la cosa migliore sarebbe “che si facesse un nuovo Governo di unita’ nazionale con tutti i partiti”, per il 18% degli intervistati totali sarebbe meglio “tornare alle elezioni”. Il 12% preferisce non rispondere. Infine, il 55% degli intervistati teme che le conseguenze del coronavirus per le proprie condizioni economiche saranno “pesanti o molto pesanti”, per il 33% degli intervistati invece le conseguenze saranno “lievi o nulle”. Il 12% preferisce non rispondere.