Solinas chi? Come i leghisti cercano di far dimenticare il disastro della Lega in Sardegna

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-03

Dal momento che in Sardegna i successi della giunta regionale non sono poi così brillanti c’è chi prova a raccontare che la Lega non ha nessuna colpa perché ha preso pochi voti e perché Solinas è in realtà del Partito Sardo d’Azione. Ovviamente le cose non stanno davvero così

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Nelle more della discussione sui successi della giunta guidata da Christian Solinas in Sardegna c’è chi sostiene che sia sbagliato attribuirli alla Lega. Perché, scrivono, Solinas non è della Lega ma del Partito Sardo d’Azione. Ora è senz’altro vero che Solinas è il Segretario Nazionale del Partito Sardo d’Azione ma sostenere che non sia un leghista o che con la Lega abbia poco a che fare è una balla colossale.

Quel “misero” 10% preso dalla Lega in Sardegna

Chi contesta il fatto che Solinas sia leghista sostiene anche che la Lega alle regionali in Sardegna ha preso pochi voti, un “misero 10%”. Chiaramente si tratta di un modo per scaricare sul PSd’Az le eventuali responsabilità di errori commessi dalla giunta regionale in Sardegna in modo da non intaccare la buona reputazione della Lega. Ed in effetti ci si potrebbe anche chiedere cosa c’entri la Lega con la Sardegna visto che ha preso appena il 10% dei voti.

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Come sempre si tratta di una questione di proporzioni e rapporti di forza. Perché di fatto dopo le elezioni del 24 febbraio 2019 la Lega è diventato il secondo partito della Sardegna. Improvvisamente quel misero 10% non sembra poi essere così misero visto che la Lega ha eletto otto consiglieri regionali, lo stesso numero del Partito Democratico (che ha preso 13,4%) e uno in più del Partito Sardo d’Azione (che ha preso il 9.9%). Indovinate quanto aveva preso la Lega alle precedenti elezioni regionali sarde? Zero, perché non si è mai presentata alle regionali in Sardegna.

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All’interno della coalizione di centrodestra la Lega poi è il primo partito per numero di consiglieri (e di voti). Pensare che la Lega con il suo misero 10% conti poco significa non riuscire a vedere la realtà. Oppure tentare di riscrivere il passato.

Quando Solinas è stato eletto dalla Lega

Eh già, perché Solinas – che è sempre stato eletto negli enti locali con il PSd’AZ) prima di essere eletto Presidente era stato eletto senatore. Indovinate con quale partito e sotto quale simbolo? La Lega. Anzi la Lega – Salvini Premier.

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E questo è vero non solo perché è quello che c’è scritto sulla scheda di Palazzo Madama dell’ex senatore Solinas e nemmeno perché è stato sostituito da Michelina Lunesu, che è della Lega.

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È vero perché sulla scheda elettorale gli elettori sardi che hanno votato per Solinas alle politiche hanno barrato il simbolo della Lega. Solinas era infatti capolista del listino bloccato della Lega nel Collegio Plurinominale SARDEGNA – 01.

Tutte le volte che Salvini ha detto che Solinas è un presidente della Lega

Si dirà, tutto questo non conta, perché Christian Solinas è stato eletto dal Partito Sardo d’Azione. Che però a livello nazionale non esiste se non grazie all’alleanza con la Lega. E dalle parti di via Bellerio sembrano essere abbastanza convinti del fatto che Solinas sia stato il candidato leghista e che sia un Presidente della Lega. Del resto non si capisce come Matteo Salvini si sia speso così tanto per far eleggere un presidente che non è del suo partito. Oppure perché abbia fatto decidere il candidato presidente ad un partito, storicamente importante, ma che rispetto alla Lega conta decisamente meno.

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Ma, diranno, Solinas non è certo l’unico Presidente di Regione che governa con una coalizione di centrodestra assieme alla Lega: questo non significa che i vari Toti (Liguria), Cirio (Piemonte), Marsilio (Abruzzo) o Bardi (Basilicata) siano diventati automaticamente leghisti. Verissimo: infatti Cirio e Bardi sono di Forza Italia, Marisilio è di Fratelli d’Italia e Toti – eletto nelle fila di FI – ora dovrebbe essere il leader di un suo partito. Ma al contrario di Cirio, Bardi, Marsilio e Toti Solinas è della Lega.

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E non lo è solo perché è stato eletto coi voti della Lega e governa grazie ai voti della Lega. Non lo è nemmeno perché così scriveva l’account ufficiale della Lega durante la campagna elettorale delle regionali sarde. Lo è perché a differenza dei citati presidenti di regione Solinas ha partecipato a due dei grandi eventi della Lega: Pontida e il meeting del Paladozza per lanciare la campagna elettorale di Lucia Borgonzoni (ed era pure alla manifestazione di Piazza San Giovanni). A settembre Salvini citava Solinas tra i «nostri presidenti e governatori» nell’elenco assieme a Luca Zaia, Massimiliano Fedriga, Attilio Fontana e Maurizio Fugatti. A novembre a Bologna Solinas era assieme a quelli che Salvini definiva nuovamente «i nostri governatori»: Donatella Tesei (ex senatrice della Lega ora presidente in Umbria), Massimiliano Fedriga, Zaia, e Fontana. Che cosa ci facesse uno del Partito Sardo d’Azione a lanciare la candidatura della Borgonzoni non è possibile spiegarlo se non ammettendo che sì: Christian Solinas è della Lega.

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