Lo sciopero dei meme contro la direttiva UE sul copyright
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2018-07-04
Diverse pagine di meme come Socialisti Gaudenti, gli Eurocrati, Hipster Democratici (e altre) hanno aderito allo sciopero dei meme indetto dalla Confederazione Generale Italiana dei Meme contro l’articolo 13 della direttiva europea sul copyright. Una protesta goliardica per un motivo molto serio
Ieri Wikipedia ha deciso di oscurare le pagine in italiano per protestare contro la direttiva dell’Unione Europea sul copyright e sul diritto d’autore. L’oscuramento delle pagine dell’enciclopedia online durerà fino al 5 luglio, giorno in cui il Parlamento Europeo deciderà se approvare o meno la direttiva, in particolare il controverso articolo 13 che riguarda un sistema di verifica ex ante dei materiali coperti da copyright e caricati sulle grandi piattaforme a scopo di lucro.
La Confederazione Generale Italiana dei Memer e lo sciopero dei meme
Successivamente all’oscuramento di Wikipedia una portavoce della Commissione Europea ha spiegato che il sito (e le enciclopedie online in generale) non ha nulla da temere dall’approvazione della direttiva. L’articolo 13, ha fatto sapere la Commissione (che il 25 maggio ha approvato il testo che sarà vagliato dall’Europarlamento), si rivolge a quei servizi che riguardano “grandi quantità di contenuti protetti da copyright che sono stati caricati da utenti che ne non possiedono i diritti” mentre i siti come Wikipedia ne sono esplicitamente esclusi. Ma come ha detto Maurizio Codogno, portavoce di Wikimedia Italia «Wikipedia non si è mobilitata solo per salvare sé stessa, ma per difendere la Rete libera» perché «l’attuale testo della direttiva impedisce lo sviluppo di nuovi servizi digitali aggiungendo nuovi vincoli ed è dunque contro lo spirito del copyright che dovrebbe proteggere la creatività».
È con lo stesso spirito che ieri la pagina Facebook Socialisti Gaudenti ha proposto uno sciopero dei meme da qui al 5 luglio. Lo Sciopero dei Memers è stato indetto dalla Confederazione Generale Italiana Memers (CGIM). Le pagine che aderiranno a questo singolare sciopero si asterranno dal produrre meme fino a giovedì per sensibilizzare sul tema dell’articolo 13 ed in opposizione alla direttiva europea che riforma la norma sul copyright. Nel comunicato (che è stato pubblicato anche su altre pagine di meme) si legge «Sebbene il testo non riguardi direttamente i meme e i rischi per la nostra categoria siano, oggettivamente, molto limitati». La CGIM chiede ai parlamentari europei di respingere il testo della Commissione in nome di un Internet libero e accessibile: «Pur comprendendo e condividendo la necessità di tutelare il diritto d’autore e l’equo compenso dei creatori di contenuti, riteniamo che vada fatto tramite strumenti innovativi e moderni». Nei commenti al post di Socialisti Gaudenti l’eurodeputato PD Brando Benifei ha dichiarato il suo appoggio allo sciopero. Anche l’europarlamentare Daniele Viotti ha annunciato che voterà contro l’articolo 13 e che chiederà il ritiro in Commissione al fine di ridiscutere l’interno provvedimento.
Nel frattempo, sempre su Facebook, sono comparse due pagine di meme che “rispettano” l’articolo 13 della direttiva europea e mostrano, in maniera sarcastica, cosa potrebbe comportare l’implementazione della direttiva nel campo dei meme. Come è noto la base di partenza per molti meme di successo sono immagini protette da copyright. Non essendoci lucro dietro la produzione memetica in teoria non dovrebbero esserci i presupposti per una violazione del copyright.
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