I piani di Salvini per far cadere il governo e andare alle elezioni

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-08-31

Secondo Travaglio il leader del Carroccio staccherà la spina a Conte per portare il paese al voto il prima possibile. Per il Giornale il M5S potrebbe rilanciare l’alleanza con il PD. Ma il ministro dell’Interno deve risolvere un paio di problemi prima di puntare alle urne

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Matteo Salvini punta a rompere il governo Lega-M5S per andare presto alle elezioni? Ne è convinto Marco Travaglio, che ieri lo ha scritto in un editoriale sul Fatto Quotidiano, pronosticando che prima o dopo le Europee il leader del Carroccio andrà a far cadere Conte per lucrare elettoralmente la sua crescita di popolarità.

Salvini rompe il governo Conte per le elezioni

Per questo ieri Travaglio esortava i grillini ad anticipare Salvini, per non essere presi in contropiede dalle decisioni del Capitano. Il quale, secondo Tommaso Ciriaco su Repubblica, è convinto di guadagnare dal braccio di ferro con l’Europa sulla manovra che si sta prospettando dopo le dichiarazioni sul 3% di questi giorni che hanno messo il punto sulla missione diplomatica di Tria con Bruxelles. Questo perché, appunto, il leader del Carroccio potrebbe lasciare i grillini nel loro dilemma sull’Europa che porta al voto anticipato, magari insieme all’Europa.

Nella Lega ormai se ne discute apertamente: «Matteo ci sta pensando, Matteo è pronto a ribaltare il tavolo». Il diretto interessato pubblicamente parla d’altro. Di migranti, soprattutto. Ma si muove come fosse a un passo da Palazzo Chigi. Un esempio? Ignora le lamentele di Conte dopo il summit con Orban e pianifica una serie di missioni verso Est: Cina, Israele, Russia. E ancora, Budapest e Vienna, Sudafrica ed Egitto. L’obiettivo è completare il programma entro l’anno.

matteo salvini voto

Di fatto, un tour da premier. Quello in carica, intanto, studia contromosse. Smentisce di aver espresso preoccupazioni per le tensioni tra alleati, ma di fatto conferma tutto: l’incontro con Giorgetti, la cabina di regia, il prossimo incontro sulle politiche migratorie. La situazione, d’altra parte, rischia di sfuggirgli di mano. Perché i fronti aperti, ormai, sono due: uno interno, uno a Bruxelles.

Una ricostruzione che secondo il Giornale è monca. Perché il MoVimento 5 Stelle potrebbe sì rompere con Salvini ma non certo per tornare alle elezioni, anche perché non converrebbe ai grillini: in questo parlamento, grazie ai numeri, sono l’ago della bilancia. Nel prossimo, chissà. Per questo secondo Adalberto Signore Di Maio e soci potrebbero rompere con la Lega per riproporre un accordo al Partito Democratico, stavolta di legislatura. Un’idea che però troverebbe ancora le stesse resistenze (e le stesse motivazioni) da parte del PD, o per lo meno da parte dell’ala renziana del PD.

Ma davvero Salvini vuole andare alle elezioni?

Di tutt’altro avviso è il Corriere della Sera, secondo il quale ci sono impedimenti oggettivi che non permettono al ministro dell’Interno di puntare dritto alle urne. Il 5 settembre infatti  il Tribunale del riesame di Genova affronterà, su rinvio della Cassazione, il tema del sequestro dei conti leghisti dopo la condanna per truffa ai danni dello Stato di Umberto Bossi e Francesco Belsito. In Lega l’umore diffuso è il pessimismo: «Il sequestro potrebbe essere confermato e magari allargato anche ai conti correnti delle segreterie regionali. In sostanza, sarebbe sequestrata la Lega. Che rimarrebbe materialmente senza più un singolo euro».

francesco belsito matteo salvini

Per questo il quotidiano immagina che Salvini abbia bisogno di tempo: perché dovrà costruire un nuovo partito. O meglio:  il capo leghista dovrà scegliere se fondare un nuovo partito con il perimetro politico della Lega attuale, oppure porsi come il federatore unico di tutta l’area politica che non è centrosinistra e non è Movimento 5 Stelle. In un modo o nell’altro il piano comunque potrebbe andare in porto:  «Dopo le elezioni europee di maggio, potrebbe avere un senso — ragiona un deputato sempre con il Corriere —. Con in mano risultati abbaglianti, senza più una concorrenza nel centrodestra, Salvini potrebbe verosimilmente tentare la corsa alla presidenza del Consiglio da solo». Al voto subito dopo le Europee, quindi?

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