Ops! Ora Salvini chiede scusa per la foto con Luca Lucci

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-19

Il ministro dell’Interno ha delle idee, ma se non vi piacciono ne ha delle altre. E oggi dice: ” “Era la prima volta che lo incontravo. Certo non mi sarei fatto fotografare con lui se avessi saputo dei suoi precedenti penali”

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La cosa bella di Matteo Salvini è che lui ha delle idee, ma se non vi piacciono ne ha delle altre. Domenica ha fatto molto scalpore la foto in cui dimostrava una grande familiarità con Luca Lucci, ultras del Milan condannato in primo grado per traffico di droga e considerato tra i responsabili della rissa in cui perse un occhio il tifoso dell’Inter Virgilio Motta, ma il ministro dell’Interno non era sembrato molto impressionato dalla polemica: Io stesso – rimarcava Salvini – sono un indagato, quindi sono un indagato tra altri indagati. Io sono per il tifo corretto, colorato e colorito. Episodi di violenza non mi appartengono e non appartengono a nessuno sportivo. Ho cominciato ad andare in Curva a 14 anni, ho fatto delle belle trasferte, ho sempre trovato gente positiva, quelli che sono stati con me non hanno mai alzato la mano su nessuno».

luca lucci virgilio motta

Poi è successo altro. Ad esempio è successo che Repubblica abbia titolato un editorale “Il ministro che va a braccetto con la Malavita” senza che Salvini minacciasse querele su querele sulla sua pagina Facebook, e già così sembrava un po’ strano. Poi però è anche successo che ieri il ministro ha ribadito che della foto con Lucci non gli importava nulla: “Sono un ministro che non va solo in tribuna. Sono andato a Atene con volo low cost Ryanair coi tifosi organizzati del Milan, di cui molte brave persone, magari qualcuno con problemi in passato (Lucci è stato condannato a giugno, ndr). L’ho fatto, lo rifarei. Perché il mio obiettivo è risolvere i problemi, se questo mi comporta qualche polemica vado avanti e tiro dritto”. Ma poi è arrivata stamattina. E allora eccolo, Matteo Salvini intervistato dall’emittente fiorentina Lady Radio, che cambia versione su Lucci come se il Milan fosse un’Europa qualunque: “Era la prima volta che lo incontravo. Certo non mi sarei fatto fotografare con lui se avessi saputo dei suoi precedenti penali. Ogni giorno faccio foto con centinaia di persone, ovviamente non chiedo alle centinaia di persone che mi fermano a feste, incontri, cene o in strada, il certificato penale”. Ora, inutile star lì a far notare al ministro che la sequenza di foto con Lucci mostrava una certa familiarità con l’ultras: se dice che non lo conosce, sarà contento Lucci. Ma la notizia è che sono bastati tre giorni sui giornali per fargli cambiare idea. Con l’euro e l’Europa ci è voluto di più, ma questo significa forse che sta migliorando.

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