L’arrabbiatura di Salvini per l’inchiesta su Lega e camorra ad Avellino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-16

Già a Ferragosto nel partito erano cominciati i malumori. L’allora ministro dell’Interno aveva deciso infatti di tenere a Castelvolturno il consueto appuntamento ferragostano in cui il Viminale diffonde le statistiche relative alla sicurezza

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Matteo Salvini è molto arrabbiato per Avellino. L’inchiesta sul clan Partenio che ha portato all’indagine nei confronti del segretario provinciale della Lega Sabino Morano ha mandato su tutte le furie il segretario del Carroccio, racconta oggi il Mattino:

La rabbia del «Capitano» è dettata da quanto accaduto ad Avellino, dove il coordinatore provinciale del Carroccio, Sabino Morano, è finito indagato in un’inchiesta sul clan Partenio per scambio elettorale politico mafioso. L’esponente avellinese si è autosospeso dalla Lega per chiarire la sua posizione con i magistrati, ma gli strascichi nel partito campano restano. Nessuno dei big nazionali e campani vuole commentare l’inchiesta: bocche cucite.

Un colpo forte per la Lega che proprio in Campania voleva marcare un profilo di discontinuità rispetto agli altri partiti, lontano da clientele e facendo attenzione ai personaggi da imbarcare.

sabino morano

Già a Ferragosto nel partito erano cominciati i malumori. L’allora ministro dell’Interno aveva deciso infatti di tenere a Castelvolturno il consueto appuntamento ferragostano in cui il Viminale diffonde le statistiche relative alla sicurezza:

A margine del Comitato di sicurezza pubblica era previsto anche un tour sulle spiagge del Casertano che però fu suggerito a Salvini di rimandare proprio per non venire a contatto con esponenti malavitosi della zona. Da un lato cautele necessarie, dall’altro polemiche strumentali interne al partito per accrescere il proprio potere di influenza verso il capo del Carroccio.

Il partito in Campania è infatti dilaniato da guerre intestine tra chi punta anche a farsi candidare alla presidenza in vista delle prossime regionali per Palazzo Santa Lucia. Proprio per evitare ulteriori strascichi, Salvini negli ultimi mesi sta ricercando personaggi della società civile da buttare nella mischia in vista delle elezioni, tra questi cresce sempre più il profilo del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Ma il problema, ora, è dare realmente una struttura al partito campano che, pur crescendo nei numeri, non è articolato come altre grandi realtà della politica locale. In molti sono quelli che vorrebbero entrare nelle liste della Lega, ma per ora la campagna di tesseramento procede a rilento proprio per il timore di imbarcare altri personaggi scomodi. Il Carroccio è come se non avesse le ruote. Fermo, per paura di commettere altri errori.

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