Roma contro Lazio, lo scontro finale

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-06-07

Il M5S capitolino tutto allineato all’attacco di Zingaretti su rifiuti e trasporti. Raggi, De Vito e Meleo protestano per una gara indetta secondo le procedure di legge e per gli impianti di rifiuti non ancora autorizzati. Ma il punto è politico…

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Quando l’attacco è concentrico la roba è grossa. E oggi il MoVimento 5 Stelle Roma è partito all’unisono all’attacco di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio. Su due temi principali: rifiuti e, soprattutto, trasporti. Ha cominciato Virginia Raggi a margine dell’inaugurazione del nuovo Parco di Tor Marancia, ha proseguito l’assessora ai trasporti Linda Meleo su Facebook  e a stretto giro di posta si sono allineati il presidente della Commissione Enrico Stefàno e il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito.

Roma contro Lazio, lo scontro finale

Quello che viene rimproverato a Nicola Zingaretti è nell’ordine: sui trasporti, aver tagliato 50 milioni dal fondo per Roma TPL concedendo invece a Trenitalia (che l’assessora Meleo chiama “i privati”…) oltre 250 milioni di euro, circa 20 milioni in più rispetto ai 235 milioni del 2017 e, soprattutto, aver aperto una procedura di gara per l’affidamento delle ferrovie regionali invece di trasferirne la proprietà al Comune di Roma, come chiesto dal Campidoglio che con Enrico Stefàno posta poi su Facebook la foto che vedete qui sotto per dire che il progetto è pronto a partire ma la Regione lo boicotta.

ferrovia regionale roma giardinetti

E mentre qualcuno nei commenti fa notare a Stefàno che due linee su una cartografia difficilmente possono definirsi “progetto pronto”, l’attacco concentrico al cuore di via della Pisana prosegue con Marcello De Vito che apostrofa il governatore come “nemico di Roma” e parla dei rifiuti: «Siamo stanchi di aspettare che Zingaretti metta in atto il piano rifiuti fermo dal 2012, nonostante i pronunciamenti del Tar; ovvero di attendere mesi prima che Zingaretti dia corso alle nostre richieste di conferimento in altre regioni (perché ha i pc che non gli funzionano forse…?)».

L’attacco concentrico al cuore di via della Pisana

La vicinanza della scadenza elettorale al III e all’VIII Municipio – con tanto di presentazioni di Brucomela saltate all’ultimo momento – forse può fornire una chiave di lettura comprensibile all’attacco coordinato delle istituzioni del Campidoglio a quelle regionali. In ogni caso gli argomenti sollevati sembrano piuttosto curiosi: per quanto riguarda i fondi in bilancio, è utile ricordare che questo è passato con l’astensione decisiva del M5S e di Pirozzi visto che il centrosinistra da solo non ha la maggioranza in via della Pisana: Marcello De Vito potrebbe chiedere alla sorella Francesca, eletta in Regione (mentre la moglie Giovanna Tadonio ha fatto l’assessora al III fino alla caduta della Giunta Capoccioni) perché il M5S non abbia sollevato il problema per tempo.

bilancio regione lazio approvato

Per quanto riguarda invece la gara per le ferrovie, in primo luogo appare politicamente curioso che la Raggi, alfiera dei “bandi fatti bene” (a parole: nei fatti Roma Multiservizi ancora piange) protesti perché la Regione abbia fatto un bando di gara. Nel merito della questione, invece, la pubblicazione della procedura di gara è un adempimento comunitario, che non compromette nulla riguardo i futuri progetti riguardo la proprietà e, soprattutto, ATAC ha presentato un piano di concordato in cui esclude di voler gestire le ferrovie: un comportamento originale per chi progetta di gestirle.

I rifiuti di Roma in Puglia

Nel merito della questione poi ha risposto lo stesso Zingaretti “I problemi del trasporto pubblico a Roma – spiega il governatore – sono ben altri: fermate piene di cittadini disperati per i ritardi e impauriti dai rischi di incendio”. E in effetti, vista la situazione di merda che deve subire ogni giorno chi prende i mezzi pubblici a Roma, non si capisce cosa cambierebbe per i cittadini se la proprietà di due ferrovie passasse al Comune, che in questi due anni non è stato capace di risolvere nessuno dei problemi di una municipalizzata che fa sempre meno chilometri e ora promette anche di tagliare le fermate.

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La mappa degli impianti di trattamento dei rifiuti a Roma Fonte: Il Messaggero del 02/03/2018

Per quanto riguarda i rifiuti, Zingaretti ha risposto che “praticamente lavoriamo solo per Roma. Sulla Puglia, se ci sono stati ritardi, sono stati legati alla iniziale contrarietà dei 5 Stelle pugliesi ad ospitare i rifiuti di Roma, posizione poi superata grazie al contributo di tutti, 5 Stelle compresi. Lunedì, conclusi gli adempimenti dovuti, approveremo in giunta questo ennesimo accordo con la Regione Puglia. Dopo aver approvato in questi anni quelli con Emilia Romagna, Umbria, Toscana Abruzzo”. Vero, ma qui a onor del vero bisogna segnalare che il M5S sta parlando degli impianti di trattamento di cui, dopo due anni di tira e molla e le dichiarazioni di Di Maio sulla costruzione già avviata che hanno fatto ridere tutta Roma, l’assessorato all’Ambiente ha finalmente presentato i progetti.

I poteri per Roma dal governo

E allora forse il punto non è tanto amministrativo quanto politico: siccome nelle dichiarazioni degli esponenti pentastellati capitolini riecheggia continuamente la minaccia di rivolgersi al governo, forse l’attacco concentrico serve a creare l’incidente per mettersi nelle mani di un esecutivo finalmente (e presuntamente…) amico scavalcando le competenze della Regione. Una tattica rischiosa visto che questo significa mettere nelle mani del governo un dossier scottante con tanto di conflitto di competenze proprio mentre l’esecutivo deve cominciare a pianificare e programmare gli interventi. E soprattutto, non si capisce perché farlo pubblicamente visto che i telefonini di Conte e Di Maio funzionano. O forse uno dei problemi è proprio questo?

Leggi sull’argomento: ATAC, lo spettro del fallimento

 

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