“Anche io sono Giorgia, ma non rompo i coglioni a nessuno”: queste parole di Giorgia Todrani sono diventate virali ieri dopo che la cantante ha condiviso una storia sul suo profilo Instagram nel quale – imitando il famoso discorso identitario della Leader di Fratelli d’Italia a Piazza San Giovanni dell’ottobre 2019 – attaccava Meloni, leader de facto del centrodestra. Sempre su Instagram la risposta: “Trovo che la voce di Giorgia sia straordinaria. La ascolto volentieri, da sempre, senza essere costretta a farlo. Così come lei non è costretta ad ascoltare me se non le piaccio. È la democrazia, funziona così ed è bella per questo”.
Il discorso di Meloni avrebbe senso se il “potere” fosse equamente diviso tra le due parti in causa, ma a differenza di Trodani, la Giorgia di Piazza San Giovanni è tra i papabili a diventare presidente del Consiglio e ciò che lei dice ha un effetto ben diverso sulla quotidianità degli italiani. “Su una cosa io e l’artista siamo sicuramente diverse – ha concluso Meloni – se a me non piacesse la sua musica o la sua voce, io non avrei bisogno di insultarla”. Dopo aver parlato di “volgarità” per l’attacco di Todrani, Il Giornale è tornato a difendere la leader di Fratelli d’Italia con un nuovo articolo sulla vicenda intitolato “La lezione della Meloni a Giorgia”. L’attacco frontale di Meloni non farà altro che liberare ulteriore odio social nei confronti della cantante, che già aveva dovuto affrontare diversi messaggi ostili dai sostenitori di Fratelli d’Italia.