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Quando Di Maio diceva che in tre mesi aveva risolto la crisi ILVA
neXtQuotidiano 06/11/2019
Era il settembre 2018 e il Capo Politico del M5S si vantava: “In tre mesi l’abbiamo risolta quando quelli di prima in sei anni non erano stati capaci”
Ah, che bei tempi che erano quelli. Era il settembre 2018, l’anniversario del V-DAY e in un video celebrativo pubblicato sulla sua pagina Facebook Luigi Di Maio diceva che aveva risolto la crisi ILVA in tre mesi. Nel meraviglioso video che vedete qui sopra il Capo Politico diceva che in campagna elettorale loro volevano la riconversione economica e la chiusura dello stabilimento ma c’era stata una gara e abbiamo trovato in un cassetto un contratto: “Abbiamo fatto meglio di quelli di prima, tutti assunti con l’articolo 18 e non con il Jobs Act e tutti i termini di realizzazione degli interventi ambientali si sono accorciati. E’ stata la prima notizia dei giornali per qualche minuto, ma nel momento in cui hanno capito che non ci potevano attaccare è diventata una cosa scontata risolvere la crisi ILVA. In tre mesi l’abbiamo risolta quando quelli di prima in sei anni non erano stati capaci”.
Come è andata a finire lo sappiamo oggi: esattamente come con Whirlpool Di Maio aveva annunciato una risoluzione che non c’era e oggi ne vediamo tutte le conseguenze, con ArcelorMittal che usa la scusa dello scudo penale per filarsela e lasciare con il cerino acceso il governo alla disperata ricerca di una soluzione che comporterà magari maggiori esuberi e minor esborso da parte di chi ha comprato o comprerà di nuovo l’acciaieria.
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