Poste, l’ordine alfabetico per il reddito di cittadinanza

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-05

L’assunzione dei Navigator è a rischio perché le Regioni non accettano i criteri del ministro. E intanto gli uffici postali si organizzano per il ritiro della carta

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L’assunzione dei Navigator per il reddito di cittadinanza è a rischio. A 24 ore dall’assalto ai CAF programmato le Regioni non hanno ancora trovato l’accordo con il governo, che con il ministro Luigi Di Maio ha proposto di ridurre la quota di Navigator da 6000 a 4500, per ora senza risultati. Cristina Grieco, assessore della regione Toscana, in audizione in commissione Lavoro alla Camera sul reddito di cittadinanza, ha spiegato: “Non ci vogliamo mettere di traverso, però il caos che si creerebbe negli uffici con persone inserite senza una procedure non sarebbe sopportabile”.

Navigator, l’assunzione è a rischio

Grieco ha ricordato che la “proposta di mediazione” delle regioni prevedeva che “una parte di questi 6 mila contrattualizzati da Anpal fosse inquadrata con mansioni di assistenza tecnica per le regioni che hanno bisogno nell’immediato nella fase emergenziale”. Ma non è stata accettata dal ministero dello Sviluppo Economico. “Vi sarebbero persone selezionate senza un concorso, migliaia e migliaia precari, e anche da un punto di vista organizzativo non sarebbe sopportabile”, ha spiegato Grieco. L’emendamento al decretone – ha proseguito – prevede il parere delle Regioni: invece, ha detto l’assessore toscano, “ci vuole l’intesa oppure un accordo su un testo che possa essere accettato dalle Regioni. Il parere lo abbiamo considerato anche un po’ offensivo”.

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I Navigator per il reddito di cittadinanza (Il Messaggero, 3 marzo 2019)

Il rischio è che la componente lavoristica del reddito di cittadinanza finisca per essere rimandata senza un accordo con gli Enti Locali. Intanto scatta domani, informa una nota del ministero del Lavoro, mercoledì 6 marzo 2019, la possibilità di presentare la richiesta presso gli uffici postali, i Caf (centri di assistenza fiscale convenzionati e online), sul sito dedicato, per chi è in possesso di Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. Bisogna già essere in possesso dell’ISEE.

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Le Poste e la fila per il reddito di cittadinanza in ordine alfabetico

E nel frattempo l’ad di Postepay, Marco Siracusano, in audizione alla Camera sul decretone, ha fatto sapere che con la comunicazione formale dell’Inps dell’accettazione della domanda per il reddito di cittadinanza “abbiamo preparato una procedura” via “sms o mail” con l’indicazione “precisa di luogo e data in cui potrà recarsi” all’ufficio postale “per andare a ritirare la carta” che sarà consegnata insieme al Pin.

Siracusano ha ricordato anche che Poste si limita a ricevere e inoltrare le domande all’Inps che, verificati i requisiti, informa i cittadini dell’esito della pratica e invia a Poste il flusso degli esiti fornendo la lista dei beneficiari, gli importi da caricare sulla Card e i limiti di prelievo. Poste quindi suggerisce dei ‘turni per lettera’, in ordine alfabetico, per presentarsi allo sportello a fare domanda del reddito di cittadinanza. Si tratta di una suddivisione in una decina di giorni che però è appunto ‘suggerita’ per rendere più fluido un afflusso che nel primo giorno sarà “sicuramente straordinario”. Il Comune di Roma annuncia che sta valutando l’ipotesi di una vigilanza davanti agli uffici postali.

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