Micaela Quintavalle aspirante candidata M5S su Rousseau

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-03-27

L’autista e sindacalista di Cambia-Menti, licenziata dopo il servizio delle Iene sul Flambus, è tra gli aspiranti a un posto in lista per Bruxelles e Strasburgo

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Micaela Quintavalle si candida ufficialmente su Rousseau per arrivare alle elezioni europee con il MoVimento 5 Stelle. L’autista e sindacalista di Cambia-Menti, licenziata dopo il servizio delle Iene sul Flambus, è tra gli aspiranti a un posto in lista per Bruxelles e Strasburgo

Il suo profilo è comparso ieri sul sito del Movimento 5 stelle tra i 500 aspiranti solo su Roma e provincia. E alla voce “Attivismo”, Quintavalle confessa la sua avventura con il M5S per cui faceva campagna elettorale. «Non ho mai avuto un ruolo come attivista», si legge nella sua lettera di presentazione al popolo del web (ma stavolta le candidature non sono più pubbliche come una volta ma consultabili solo se si è iscritti all’associazione presieduta da Davide Casaleggio).

Stavolta la votazione è all’insegna del merito, si legge sul blog delle Stelle, organo ufficiale del M5S. «Grazie al nuovo “sistema dei meriti” gli iscritti potranno filtrare i candidati sulla base di ben nove elementi: dalla formazione alla partecipazione, dal curriculum alle eventuali eccellenze. Un metodo che permetterà di avere un quadro chiaro sui vari candidati in lista e di poterne approfondire la conoscenza sulla base di specifici criteri scelti», viene specificato.

E quindi, secondo il Messaggero, la strada è in salita. Anche per l’apprezzamento nei confronti di De Vito:

Ecco Quintavalle non ha nemmeno uno delle nove qualità accese, in evidenza. E c’è anche la dichiarazione di intenti con un piccolo curriculum politico. «Mi sono esposta pubblicamente nell’appoggiare i candidati del movimento ed in modo disinteressato da sempre: intervenni davanti ai cittadini in favore di Fabio Massimo Castaldo, Marcello De Vito, Virginia Raggi».

Micaela Quintavalle ha reso pubblica la sua presentazione per le europarlamentarie:

Ero una ragazza come tante ed una studentessa anonima.
Facevo dal 1997, dai tempi del liceo classico, lavori umili pur di pagare un affitto e gli studi alla facoltà di medicina e chirurgia.
Davo ripetizioni di latino e greco.
Facevo la cameriera.
Ho lavorato anni in un call center.
Poi ho preso tutte le patenti e mi guadagnavo da vivere facendo turismo in tutta Europa.
Nel 2007 sono entrata in atac e potevo dedicarmi ai miei amati studi.
Studentessa di giorno.
Autista di bus la notte.Nel 2013 ho risposto alle esigenze di una categoria i cui diritti venivano annientati da tempo: gli autoferrotranvieri.
Ho fondato un sindacato e nel massimo rispetto delle regole ho cercato di far valere bisogni, esigenze e diritti tanto dei lavoratori quanti degli utenti dei mezzi pubblici.
I miei principi ispiratori erano in completa sintonia con il movimento: ciò che il movimento cinque stelle faceva in politica noi tentavamo di fare nel mondo sindacale.
Zero privilegi.
Tutela dei più deboli.
Risorse al servizio dei bisognosi: i cittadini.
Il medico, il sindacalista ed il politico dovrebbero avere un solo medesimo fine: FAR STAR MEGLIO LE PERSONE.

Non ho mai avuto un ruolo come attivista.
Per scelta.
Ma mi sono esposta pubblicamente nell’appoggiare i candidati del movimento ed in modo disinteressato da sempre: intervenni davanti ai cittadini in favore di Fabio massimo castaldo, Marcello de vito, Virginia raggi.
Ho preso parte a numerosi open day con un unico scopo: fare le cose per niente, se non per permettere una nascita nuova. La nascita ed il ripristino dei diritti dei lavoratori e dei cittadini di Roma.
Ho pagato sulla mia pelle l’amore per la gente. Mettendo la sicurezza delle persone persino innanzi al mio posto di lavoro rimanendo fedele ad un dictat per me prezioso ed incontrovertibile:” la verità. La verità come unico compromesso che accetto”.

Alla politica mi avvicinai ai tempi del liceo.
Con la sinistra giovanile.
Crescendo, col passare degli anni mi lasciai sedurre e deludere da coloro i quali , dal punto di vista politico e sindacale, avevano annientato le idee di Di Vittorio, Lombardi, Gramsci.
Poi arrivò il movimento.
Le parole guerriere.
La pura emozione.
Una speranza ormai morta ed un sentire nuovo sulla pelle.
Le torce nel buio, chiavi usate per aprire serrature ed andare altrove… verso noi stessi.
La rivoluzione democratica non violenta che sradica i poteri e rovescia le piramidi.
Io, donna operaia con il sogno di diventare scienziata vorrei dare il mio contributo a questo progetto a servizio della comunità.
Senza mai dimenticare di essere critica, in primis contro me stessa, con il solo scopo di cambiare una Italia… una Europa… un mondo che delude una delle milioni di donne… uno dei milioni di operai… uno dei milioni di cittadini onesti … uno dei milioni di esseri umani come me…

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