I 12 medici no-vax a rischio radiazione in Veneto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-06-24

Tre a Padova e nove a Vicenza, fa sapere oggi il Corriere della Sera nelle cronache locali. La regione ha già visto la radiazione di Roberto Gava e di Paolo Rossaro

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In Veneto altri dodici dottori no vax sono sotto indagine dei rispettivi Ordini. Tre a Padova e nove a Vicenza, fa sapere oggi il Corriere della Sera nelle cronache locali. La regione ha già visto la radiazione di Roberto Gava e di Paolo Rossaro, che nel frattempo hanno proposto appello nelle sedi competenti. Il professor Paolo Simioni, presidente dell’Ordine dei Medici del Veneto ha detto al quotidiano: «Dopo la radiazione, un anno fa, di Rossaro (medico di famiglia e riferimento del Corvelva, il Coordinamento regionale per la libertà delle vaccinazioni, ndr), abbiamo continuato a monitorare le false dichiarazioni di alcuni colleghi. E ora stiamo adottando nuovi provvedimenti disciplinari: un caso è ormai in via di chiusura e altre due posizioni sono ancora aperte. In più a breve promuoveremo una campagna, con cartellonistica e convegni in tutta la provincia, a sostegno dei vaccini. Nessuna persona di buonsenso può davvero pensare che siano inutili e dannosi e credo che anche la politica non ambisca a una popolazione malata di poliomelite o di morbillo. Bisogna solo accordarsi sulle modalità — aggiunge Simioni — ma io ricordo che con l’obbligo vaccinale per i minori da zero a 16 anni la copertura è risalita oltre il 95% in tutta Italia».

legge sull'obbligo di vaccini
La legge sull’obbligo vaccinale, le scadenze e i risultati (Corriere della Sera, 23 giugno 2018)

Nel pezzo si racconta anche di Michele Valente, presidente dell’Ordine di Vicenza oggetto di minacce da parte di no-vax. Lui fa sapere che l’Ordine da un anno sta monitorando quattro pediatri, due di Vicenza e due di Bassano, i cui assistiti mostrano una copertura vaccinale al 63-64%. I quattro sono stati convocati e hanno dichiarato che i loro pazienti hanno genitori no-vax che sono stati respinti da altri colleghi:

«Ma non è vero —assicura Valente— abbiamo concesso loro un anno per mettersi in regola e in questi giorni ne verificheremo nuovamente la posizione». Altri cinque pediatri sono invece sotto inchiesta interna per un comportamento ancora più grave, se confermato: hanno vaccinato un gruppo di bambini nei loro studi, ottenendo dall’Usl di riferimento deroghe all’obbligo di immunizzare i piccoli nei Centri vaccinali, rilasciando poi ai genitori i relativi certificati. Che l’Ordine sta esaminando.

«Controlliamo la corrispondenza con i lotti di vaccini che dicono di aver utilizzato — spiega Valente— abbiamo il sospetto che qualche certificato possa non essere autentico. Sugli stessi pediatri pende pure un altro sospetto: tra i loro pazienti è emersa un’anomala concentrazione di certificati di esonero dalle vaccinazioni. Se verrà fuori che si tratta di certificati compiacenti, prenderemo gli opportuni provvedimenti».

Leggi sull’argomento: Cosa succederà alla legge sull’obbligo vaccinale

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