Maurizio Cattoi e Claudio Consolo, chi sono due "supercompetenti" candidati con il M5S

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-01-30

Il primo è un Generale dei Carabinieri Forestali da due anni in lotta contro l’abolizione del Corpo. Il secondo è un docente della Sapienza che è stato consulente economico-giuridico del ministro della Giustizia Angelino Alfano durante l’ultimo governo Berlusconi

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Il MoVimento 5 Stelle nei collegi uninominali vuole candidare “super esperti”, esponenti della società civile estremamente competenti (anzi “supercompetenti“) che potranno dare un apporto fattivo sostenendo l’attività del governo di Luigi Di Maio. La parola d’ordine è qualità. Per mettere in atto i venti punti per la qualità della vita degli italiani del programma pentastellato servono persone di qualità. E senza dubbio ce ne saranno nelle liste del M5S, così come ci sono del resto in tutti gli altri partiti.

Maurizio Cattoi, il Generale del Corpo Forestale che lotta contro la riforma Madia

Una delle 5 Stelle è da sempre quella dell’Ambiente. E chi meglio di un Generale di brigata della riserva dell’Arma dei Carabinieri potrà difendere in Parlamento il nostro tanto bistrattato territorio? Ecco quindi scendere in campo Maurizio Cattoi, già comandante del Corpo Forestale di Pesaro. Cattoi sarà candidato a Fano e Senigallia alla Camera. In un’intervista al Resto del Carlino spiega che quello di Generale “è un titolo onorifico” che gli è stato dato alla soglia della pensione al momento dello scioglimento della Forestale nell’Arma dei Carabinieri. Perché Cattoi ha un chiodo fisso: la riforma Madia che ha decretato la fine del Corpo Forestale.
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Soltanto il MoVimento, ribadisce dalle pagine del Resto del Carlino, ha a cuore la sorte dei 7.000 forestali che sono stati assorbiti all’interno dell’Arma dei Carabinieri in seguito alla riforma voluta dalla ministra della Pubblica Amministrazione Marianna Madia. Lo scrisse anche a maggio 2017, “Forestale per intimo convincimento. Militare per decreto”.
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Secondo Cattoi infatti l’abolizione della Forestale non è dovuta a ragioni di bilancio e di risparmio ed è fiducioso nel responso della Corte Costituzionale sul ricorso – ancora pendente – contro la “militarizzazione” dei settemila civili che facevano parte del Corpo e che sono stati fatti diventare Carabinieri senza poter scegliere.
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Cattoi ha fiducia che il M5S possa trovare una soluzione e porre rimedio alla “perdita di specializzazione” dovuta all’abolizione del Corpo. Non è chiaro però come il MoVimento 5 Stelle potrà farlo. Perché forse Cattoi non lo sa ma il citatissimo piano di Carlo Cottarelli che il M5S vorrebbe finalmente attuare prevedeva già l’accorpamento delle forze di polizia. Certo qualche giorno fa lo stesso Cottarelli ha fatto notare che “La guardia forestale è stata fusa con i carabinieri ma il risparmio è stato zero”.
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Poi succede che scorrendo il profilo Facebook di Cattoi tra le decine di post che chiedono vendetta per la Forestale ti cade l’occhio sulla condivisione della famosissima bufala del branco di lupi e qualche dubbio sulle competenze ambientali (o internettiane) ti viene.

Claudio Consolo, da consulente giuridico di Alfano al MoVimento 5 Stelle

Di tutt’altro genere (ma sempre “supercompetente”) la candidatura del giurista Claudio Consolo al Senato di Roma 1 Gianicolense. Secondo il Messaggero a indicare il nome di Consolo è stato il “tutor” del Comune di Roma Riccardo Fraccaro. E chissà se Fraccaro e Di Maio hanno preso in considerazione il fatto che il docente di diritto a La Sapienza – che in passato ha dichiarato di aver votato per PD e Radicali e ha confessato di nutrire ammirazione per Emma Bonino (che è schierata nel suo collegio) – è stato consulente economico-giuridico di Angelino Alfano. All’epoca (2010) l’attuale ministro degli Esteri era il Guardiasigilli dell’ultimo Governo Berlusconi.

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Claudio Consolo con Luigi Di Maio

Le cronache del tempo raccontano che Consolo (che era docente a Padova ed è il classico “professorone” contro cui si sono spesso scagliati i pentastellati) “si era speso molto, in convegni e dibattiti con i magistrati, per difendere gli interventi di Angelino Alfano sul processo civile”. Il suo incarico riguardava la ricerca di soluzioni per rendere meno impattante il peso del processo civile sull’economia. Come spiegava in un’intervista al Corriere del Veneto la lunghezza e i costi imprevedibili dei processi sono tra i motivi per cui le aziende internazionali non vogliono investire in Italia. Per il suo profilo accademico (è stato membro di diverse commissioni ministeriali tra cui quella istituita dal Ministro Mastella per la riforma del processo civile) c’è chi ritiene che Consolo potrebbe essere uno di quei parlamentari che in caso di governo di unità nazionale guidato da Di Maio non direbbe di no.

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