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Matteo Renzi apre al governissimo?

neXtQuotidiano 10/04/2018

L’ipotesi di un esecutivo con tutti dentro su indicazione di Mattarella dopo il fallimento delle altre trattative. Non ostile ai renziani

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Matteo Renzi apre al governissimo? Questa sera alle 18 è in programma una riunione congiunta dei gruppi parlamentari del Partito Democratico e, racconta Fabio Martini sulla Stampa, per la prima volta dal 4 marzo i 111 deputati e i 52 senatori potranno discutere di politica, anche se non ci sarà Renzi, che parlerà all’Assemblea nazionale del 21 aprile e nel frattempo intende lasciare la briglia sciolta al partito. Il riepilogo delle correnti interne al PD mostra che oggi i «renziani doc» controllano circa metà del gruppo Camera e circa il 40% di quello Senato, mentre si è molto ingrossata l’area (Franceschini, Gentiloni, Martina, Delrio, Guerini) non del tutto allineata a Renzi e che al Senato controlla oltre il 40% del gruppo. La partita dei capigruppo qualche giorno fa ha però dimostrato che i numeri in mano a Renzi sono ancora decisivi.

correnti parlamentari pd

Le correnti dei parlamentari PD (La Stampa, 10 aprile 2018)

Finora la situazione è stata molto tesa e lo testimonia l’ipotesi di complotto fatta circolare dalla minoranza PD riguardo le critiche circolate sui social network nei loro confronti. Ieri Andrea Orlando è tornato ad aprire al MoVimento 5 Stelle, dopo le parole di Franceschini sabato scorso. Per la Stampa, il tutto è propedeutico a un’apertura nei confronti del governo del Presidente, ovvero un esecutivo con tutti dentro e poche priorità che servano a riportare il paese al voto in tempi brevi:

Un’apertura ad un governo Pd-Cinque stelle? Oppure i ministri si mettono avanti col lavoro, in vista di scenari diversi? In altre parole, se le combinazioni attualmente in trattativa dovessero arenarsi, come ultima spiaggia potrebbe riprendere quota un «governissimo» con tutti dentro?

Da 48 ore al Quirinale è sopraggiunta una rinnovata fiducia, nella convinzione che tutti i partiti, Pd incluso, possano dare una mano. E si confida che alla fine del secondo giro di consultazioni, possa rientrare in gioco tutto il Pd, Renzi incluso.

Una posizione confermata dalle parole di Delrio a Otto e 1/2:

Delrio non è stato interpellato sull’extrema ratio di un «governissimo», ma è stato lui stesso a fare qualche velato accenno a scenari diversi quando ha detto: «La discussione potrà diventare più matura, non nel senso che cambiamo il nostro posizionamento ma nel senso che potremo discutere nel merito delle proposte di programma».

E ancora: oggi come oggi un governo con i Cinque stelle è impossibile e comunque un dialogo «richiede un ripensamento sostanziale del loro approccio» e fra un mese si vedrà. E interpellato sul rischio di elezioni anticipate, Delrio ha lasciato un altro spiraglio: «Io spero che ci siano zero possibilità di tornare al voto: non sarebbero la soluzione migliore».

Leggi sull’argomento: Orlando, Franceschini e il governo PD-M5S

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