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Matteo Renzi contro Chiara Appendino

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-10-01

L’ex premier parla del suo manichino ghigliottinato durante le proteste per il G7 a Venaria e chiama in causa la sindaca di Torino e il vicesindaco Montanari. “Rei” di non essersi dissociati dai “violenti”

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Matteo Renzi all’attacco della giunta Appendino su Facebook. L’ex premier parla della protesta a Venaria per il G7 e del suo manichino ghigliottinato per attaccare la sindaca Chiara Appendino e il vicesindaco Guido Montanari senza mai nominarli ma chiaramente riferendosi a loro.

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Il post di Renzi su FB

Matteo Renzi contro Chiara Appendino

«Torno a casa e in tv vedo che i manifestanti contro il G7 di Torino stanno decapitando due manichini, uno col mio volto, uno col volto del ministro del lavoro. Questi signori hanno installato una ghigliottina e pensano di essere simpatici ricordando le macabre esecuzioni del passato – scrive Renzi – Non mi fanno impressione le pagliacciate. Però in questa vicenda ci sono agenti di polizia, carabinieri, uomini delle nostre forze dell’ordine che vengono feriti sul serio, non a parole. Le botte le hanno prese davvero, loro: hanno prognosi fino a 40 giorni. E ci sono squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza – o la voglia – di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale», sostiene.

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I manichini di Renzi e Poletti “ghigliottinati” a Venaria (foto da: Adn Kronos su Twitter)


Con chi ce l’ha? Con Chiara Appendino, che in una dichiarazione ieri esprimeva solidarietà alle forze dell’ordine e ai feriti negli scontri senza però accusare nessuno, come aveva fatto notare in mattinata il senatore Stefano Esposito del Partito Democratico: “Esprimo sostegno alle forze dell’ordine per gli attacchi subiti e auguro pronta guarigione agli agenti feriti”, aveva detto la sindaca di Torino. “Ringrazio tutti coloro che hanno coordinato e partecipato alle operazioni garantendo la sicurezza e l’ordine pubblico”.
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Non solo. Esposito chiama in causa il vicesindaco di Torino, Guido Montanari, la cui figura riecheggia anche nello status di Renzi: «E mi fa effetto vedere amministratori comunali pagati da tutti i cittadini che anziché schierarsi con le forze dell’ordine e con le istituzioni rilanciano le immagini della rivoluzione francese e dei tempi della ghigliottina. Troppo facile prendere le distanze a parole e poi però sfilare con i violenti nei cortei».

Le brioches del vicesindaco di Torino

Proprio Montanari ieri era finito nelle polemiche per un post su Facebook, poi rimosso, in cui esprimeva apprezzamento per le riproduzioni giganti delle brioche – da lui evocate nei giorni scorsi per attaccare i ‘grandi’ del G7 – che ieri hanno sfilato in testa al corteo conclusosi con gli scontri con le forze dell’ordine. “Belle le brioche da portare i ministri del G7. Che sia un corteo pacifico colorato e gioioso”, scriveva il vicesindaco a commento di una foto degli enormi croissant.


Nei giorni scorsi Montanari aveva annunciato che non avrebbe partecipato al corteo perché impegnato in un incontro fuori città programmato da tempo. Sul suo profilo Facebook il vicesindaco aveva rivolto anche un appello a “manifestare pacificamente e a respingere ogni provocazione”. “La denuncia legittima dell’inutilità di tali riunioni e degli esiti nefasti di incontri internazionali che servono soprattutto a concordare politiche contro i lavoratori e i popoli non deve essere macchiata da atti di violenza”, scriveva sul social Montanari, in viaggio verso Jesi per partecipare ad un convegno di architettura a cui diceva di essere “invitato da mesi”. “Chi in questi giorni ha raccontato le espressioni di critica al G7 di esponenti della Giunta e di consiglieri della maggioranza come dimostrazioni di rotture o di fronde interne al governo della Città – sottolineava – ha inventato frottole e non ha capito la differenza tra convinzioni individuali e responsabilità istituzionali, ben presenti a chi amministra questa città”.
EDIT: “Amministratori e consiglieri che, a Torino, hanno espresso posizioni critiche o hanno partecipato ai cortei (contro il G7, ndr) sono stati accomunati ai delinquenti che hanno bruciato cassonetti o attaccato le forze dell’ordine. Respingo questa visione provocatoria che è lontana dalla realtà”. E’ la nota diffusa dal vicesindaco di Torino, Guido Montanari, dopo la presa di posizione di Matteo Renzi.

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