La difesa di Maria Elena Boschi

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-12-21

La sottosegretaria si fa intervistare su La Stampa e va all’attacco di De Bortoli e Villarosa, mentre continua a negare su UC e a difendere Carrai

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Maria Elena Boschi torna a parlare, stavolta con La Stampa, dopo l’audizione di Federico Ghizzoni in Commissione Banche che ha sostanzialmente confermato quanto raccontato nel libro Poteri forti (o quasi) l’ex direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli. La sottosegretaria alla presidenza del Consiglio, nonostante le conferme di ieri, continua a sostenere che De Bortoli non abbia raccontato il vero:

Il banchiere Ghizzoni, pur dicendo che lei non fece «pressioni», di fatto ha ripetuto in commissione quello che scrisse Ferruccio De Bortoli nel suo libro. Fair play vorrebbe che ritirasse la querela nei confronti di De Bortoli…
«Eh no. De Bortoli sostiene che io vada da Ghizzoni per chiedergli di comprare la banca e che l’Ad a quel punto faccia fare le verifiche. A chiedere a Unicredit di valutare l’acquisizione era stata Mediobanca e le necessarie verifiche erano state fatte prima che io chiedessi informazioni a Ghizzoni. De Bortoli mi ha confuso con Mediobanca, ma non è la prima volta che prende di mira qualcuno di noi del cosiddetto “Giglio Magico”. Proprio non gli andiamo giù, peccato. L’azione civile va avanti e spero solo che non cada tutto nel dimenticatoio».

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Il distinguo di Boschi, che continua a chiamare in causa altre aziende quotate (BPEL e Mediobanca) che nulla c’entrano con Unicredit, porterà probabilmente a una sconfitta in tribunale. Che però arriverà a campagna elettorale ampiamente conclusa e quando magari la storia sarà finita nel dimenticatoio. Nell’intervista Francesco Bei le chiede anche conto del post del maggio scorso in cui negava tutto:

Nel suo post del 9 maggio scorso lei scrisse «non ho mai chiesto all’ex Ad di Unicredit, Ghizzoni, né ad altri, di acquistare Banca Etruria». Alla luce dell’audizione di oggi lei conferma la sua versione?
«Non sono stata io a chiedere di acquisire. Ma Mediobanca prima, il management di Bpel poi. Io mi sono informata sul se, non ho chiesto di. È una informazione, non una pressione. C’è una differenza abissale».

Alla fine la Boschi attacca Alessio Villarosa, deputato M5S, e difende Marco Carrai:

«Conosco Marco Carrai. Se dice una cosa, è quella. Ma per chi non si fida basta rileggere le notizie locali dell’epoca per sapere che esisteva un interessamento per la Federico Del Vecchio. Sorprendente è che un deputato Cinque Stelle chieda un appuntamento al Governatore Visco su un fatto personale e nessuno dica una parola sul tema. Ma forse il problema è che quel deputato, Villarosa, non è toscano».
Al di là del merito, nel suo partito alcuni pensano che la vicenda bancaria sia diventata una zavorra troppo pesante in campagna elettorale. Non ha mai pensato, per il bene del Pd, di rinunciare alla candidatura?
«Io non ho un problema personale. A me pare evidente quanto sia meschina la strumentalizzazione di queste ore. Se chiedono a me, io darò la disponibilità a correre in qualsiasi collegio con l’entusiasmo e la forza di chi non ha niente da temere. Perché la verità e più forte delle strumentalizzazioni. La decisione però spetta al Pd e ai cittadini: io nel frattempo lavoro e vado avanti».

Leggi sull’argomento: Cinquanta sfumature di Boschi

 

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