Federico Ghizzoni conferma i colloqui con Maria Elena Boschi per Unicredit-Banca Etruria

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2017-12-20

Durante l’audizione in Commissione Banche l’ex a.d. di Unicredit conferma le richieste di Maria Elena Boschi per un’acquisizione di Banca Etruria. E parla anche di un sollecito ricevuto via mail da Carrai

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«Alla fine la ministra Boschi mi chiese se era possibile un intervento da parte di Unicredit su Banca Etruria, per un’acquisizione o una partecipazione nel capitale. Risposi che non ero in grado di dare una risposta né positiva né negativa, ma che stavamo esaminando il dossier. Ci lasciammo a fine meeting con questo accordo: l’ultima parola spettava a Unicredit, che avrebbe agito esclusivamente nel suo interesse»: Federico Ghizzoni conferma la versione di Ferruccio De Bortoli sulla storia di Maria Elena Boschi e Piazza Cordusio, escludendo “pressioni” da parte della ministra.

Unicredit-Banca Etruria, i colloqui tra Boschi e Ghizzoni

Poi Ghizzoni parla di una mail inviata da Marco Carrai in cui quest’ultimo gli chiede della banca, a cui lui rispose dicendo: “Ti confermo che stiamo lavorando, quando avremo finito contatteremo i vertici di Etruria per una risposta. La risposta alla banca gliel’abbiamo data il 29 gennaio 2015”. Carrai spiega che si trattava dell’interessamento di un suo cliente per una controllata di EtruriaSulla Boschi Ghizzoni ricorda: “Fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi e ci lasciammo su queste basi. Da quel momento in poi non ci sono stati ulteriori contatti, le strutture continuavano a lavorare su un’ipotesi di acquisizione” di Etruria.

MAIL CARRAI GHIZZONI
La mail di Carrai a Ghizzoni

La Boschi ha annunciato un’azione civile di risarcimento danni nei confronti di Ferruccio De Bortoli perché nel suo ultimo libro, “Poteri Forti (o quasi)”, aveva raccontato la vicenda. Il colloquio con la Boschi si svolse il 12 dicembre 2014. Alla richiesta di confermare quanto scritto nel libro di De Bortoli, Ghizzoni risponde: “L’incontro fu nel 2015 e nel 2014, non ho spiegato che un’altra delle ragioni per cui la ministra mi chiese se potevo valutare un ingresso in Banca Etruria erano le dimensioni della banca. Fu una richiesta che considerai abbastanza normale, ma soprattutto un CEO di una banca come Unicredit deve essere in grado di mettere in chiaro che è la banca che prende la decisione”.

«Da Boschi nessuna pressione»

Poi Ghizzoni racconta che l’analisi fu fatta dai tecnici della banca, senza alcuna pressione da parte sua per avere un rapporto positivo o negativo: alla fine si decise per il no viste le condizioni dell’istituto di credito. Quante volte le è capitato di incontrare un ministro con un papà banchiere?, gli chiedono in commissione. “A memoria non ricordo”, risponde lui, “Sapevo del rapporto di parentela ma per me non era rilevante”. Su Twitter la ministra Boschi conferma la versione di Ghizzoni: “Io ho solo chiesto info. Adesso la parola al tribunale”.
federico ghizzoni banca etruria
L’ex ad di Unicredit Federico Ghizzoni, come scritto sopra, ricevette anche da Marco Carrai una mail il 13 gennaio nella quale diceva: “Solo per dirti che su Etruria mi è stato chiesto nel rispetto dei ruoli di sollecitarti se possibile”. All’epoca Ghizzoni riferisce che “la mia prima reazione fu di chiedermi chi lo aveva sollecitato (a Carrai ndr) e decisi di non richiedere nessun chiarimento. Non volevo aprire altri canali di comunicazione”. In seguito Ghizzoni rispose: “ok ti confermo che stiamo lavorando e contatteremo i vertici di Etruria”. Ghizzoni ha parlato anche di contatti con Carmelo Barbagallo di Bankitalia riguado il dossier: “Mi veniva chiesto se eravamo disposti ad aprire il caso, ma risposi che non ne avevamo la disponibilità e confermai” il no di Unicredit.

E la querela di De Bortoli?

Nello status pubblicato su Twitter la Boschi conferma che la parola andrà ai tribunali, mentre Francesco Bonifazi, tesoriere del Partito Democratico e avvocato, su Twitter sostiene che De Bortoli abbia già “perso la causa”. Sfugge il motivo di cotanta sicumera.  “Non mi fu seccamente chiesto di acquistare Banca Etruria, l’avrei ritenuto inaccettabile. Ma di valutare un intervento in Banca Etruria nell’indipendenza di giudizi”, ha spiegato Ghizzoni sottolineando che “questo da punto di vista semantico fa la differenza”.
francesco bonifazi
Maria Elena Boschi nel maggio 2017 su Facebook scriveva questo al culmine delle polemiche sulle anticipazioni del libro di Ferruccio De Bortoli.
maria elena boschi

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