Marco Travaglio e il conflitto d’interessi di Armando Siri

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-13

Il direttore del Fatto racconta che il sottosegretario un debito con l’INPGI e 148mila euro di multe da pagare per affissioni abusive: la pace fiscale della Lega servirà anche a lui?

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Marco Travaglio sul Fatto di oggi va all’attacco di Armando Siri, sottosegretario alle infrastrutture che non ricorda chi è il suo ministro e già con una condanna per bancarotta fraudolenta alle spalle. Travaglio fa sapere che Siri ha un conflitto d’interesse con la pace fiscale proposta dalla sua Lega:

Al suo attivo, infatti, oltre alla condanna per bancarotta, vanta anche, nell’ordine: un socio indagato per corruzione dall’Antimafia di Reggio Calabria; una casa pignorata per 40 mila euro di debiti con l’Inpgi (la cassa di previdenza dei giornalisti) e 320 multe per affissione abusiva di manifesti non pagate al Comune di Milano per 148 mila euro (con tre ordinanze di ingiunzione rimaste inevase).

Se, come dice lui, la “pace fiscale” consentirà agli evasori di saldare le cartelle esattoriali versando un importo scontato “su tre diverse aliquote del 25, del 10 e del 6% della somma dovuta”, sarà fra i primi a beneficiarne e l’Inpgi e il Comune di Milano saranno fra i primi a rimetterci.

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A meno che non abbia nel frattempo deciso di pagare i debiti: il Fatto gli ha chiesto più volte se intendesse farlo e lui, con grande trasparenza, non ha mai risposto. Ho provato, sull’iPhone di un amico, a domandare all’altro Siri, l’assistente digitale, se il suo omonimo sottosegretario pagherà i suoi debiti tutti interi o, piuttosto, scontati grazie alla pace fiscale da lui stesso architettata.

Ma Siri (nel senso della app), che è persona seria, mi ha detto di non avere nulla a che fare con lui, mi ha minacciato di querela e, sempre amabilmente, mi ha mandato a fare in culo.

Leggi sull’argomento: Pace fiscale: il condono mascherato in arrivo

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