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Marco Miccoli rinuncia alla candidatura nel PD

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-28

Doveva correre nell’uninominale per il Senato a Roma, ma quel seggio è stato assegnato ai socialisti che non volevano più firmare l’apparentamento. E allora ecco il passo indietro

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Marco Miccoli, deputato del Partito Democratico che in un primo momento era stato indicato come candidato senatore nel maggioritario a Roma Tuscolano, ha annunciato di aver rinunciato alla candidatura. Miccoli, che non fa parte della maggioranza che ha eletto Matteo Renzi, non ha rinunciato per motivi di “dignità” come ha detto di aver fatto Gianni Cuperlo in aperta polemica con il segretario del PD.

Marco Miccoli rinuncia alla candidatura nel PD

L’ormai quasi ex deputato ha invece deciso di rinunciare per non mettere a rischio la coalizione, visto che quel seggio, come ha scritto lui stesso su Facebook, era stato assegnato alla coalizione e per l’esattezza al socialista Gaetano Pastorelli: e in effetti oggi il nome di Pastorelli compare tra quelli ufficializzati dal PD alla Camera e al Senato. «Di conseguenza mi è stato chiesto di fare un passo indietro – scrive Miccoli – Ho accettato di rinunciare alla candidatura. Così come mi hanno insegnato a fare. Il nostro destino personale, specie in momenti come questo, viene dopo quello generale. Si chiude quindi qui questa mia straordinaria esperienza da parlamentare. Ora, com’è naturale, farò campagna elettorale da militante, insieme a quegli indomabili sognatori del circolo “ribelle” del PD di Donna Olimpia», aggiunge, ricordando le guerre tra quel circolo e Matteo Orfini.
marco miccoli pd
Tra i commenti allo status di Miccoli – tra cui spicca quello della candidata alle Regionali Marietta Tidei: “Capisco che per molti l’umanità sia un valore sconosciuto ma se si vuole evitare il disfacimento assoluto qualcuno dovrebbe cambiare registro, partendo proprio dal rispetto delle persone” – c’è molta amarezza per la decisione del deputato e per le scelte del partito. Ed è la stessa amarezza che gira per tutta Roma, dove le scelte del segretario non sembrano essere state comprese (eufemismo) dalla base. E c’è anche chi segnala che è un vero “peccato che ai socialisti fosse stato assegnato il seggio nel quale, chissà per quale motivo, era stato candidato Marco Miccoli, e non, per dirne un altro a caso, quello di Sesto Fiorentino”. Ogni riferimento all’Eroico Giachetti è puramente casuale.

Leggi sull’argomento: Le liste ufficiali dei candidati PD alla Camera e al Senato

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