L’incontro segreto tra Salvini e Ruini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-17

Matteo Salvini ha incontrato anche il cardinale Camillo Ruini, che aveva pronunciato parole di apertura nei suoi confronti in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera

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Dopo quello con Liliana Segre che è finito subito dopo sui giornali, Matteo Salvini ha incontrato anche il cardinale Camillo Ruini, che aveva pronunciato parole di apertura nei suoi confronti in un’intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. A rivelare l’incontro è oggi Marco Cremonesi, ancora una volta sul Corriere:

Salvini ha colto la palla al balzo. Ha chiesto e, due giorni dopo, ottenuto l’incontro con l’ex presidente Cei. Durante la manifestazione di Bologna, il segretario leghista lo aveva anche accennato: «Sono partiti diversi contatti riservati. Non siamo così lontani come qualcuno vuol fare credere». Prima di inviare un ramoscello d’ulivo al vescovo della città, Matteo Zuppi: «Vorrei incontrarlo». Lo stesso che qualche tempo fa aveva attaccato sulla base della fake news dei tortellini al pollo invece che al maiale offerti ai musulmani per la festa del patrono.

Per Salvini, l’intervista e il faccia a faccia con il cardinale sono stati importanti. Al di là della fede recentemente trovata e pochissimo nascosta,il leader leghista ha fin qui abbastanza sofferto la situazione: nonostante il sostegno di alcuni sacerdoti sul territorio, la gerarchia ecclesiastica fino a pochissimi giorni fa non aveva mai dato segnali di apertura nei suoi confronti. Anzi, le posizioni sull’immigrazione avevano suscitato reazioni critiche piuttosto nette. E pazienza se alcuni leghisti s’indignavano per il fatto che «la Chiesa non può non dialogare con il maggior partito italiano».

incontro segreto salvini ruini

A fare da tramite è stato Giancarlo Giorgetti, già dietro tante svolte salviniane tra cui quella pro-euro:

Probabilmente, a fare da tramite tra Ruini e Salvini è stato Giancarlo Giorgetti. Il vicesegretario leghista aveva infatti già incontrato qualche mese fa il cardinale emiliano. La sua fede non ostentata, infatti, nella Chiesa piace a parecchi. E in molti hanno saputo presto che, appena arrivato nel suo ufficio a Palazzo Chigi da sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, come prima cosa ha fatto mettere il crocefisso.

Figurati se la ostentava!

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