Lifeline, chi ha ragione tra Italia e Malta?

Categorie: Fact checking, Politica

La verità è che La Valletta e Roma stanno facendo uno scarico di responsabilità allo specchio, sulla pelle di duecento persone che si trovano su una nave che può portare un quarto del carico che sta trasportando. Il resto è propaganda politica

Chi ha ragione nel botta e risposta tra Danilo Toninelli e Malta? Mentre la nave Lifeline è ancora in mare con gli oltre 230 naufraghi ostaggi della propaganda politica, partono le polemiche tra La Valletta e Roma: il ministro degli Interni maltese Michael Farrugia su Twitter va all’attacco dell’Italia: “Fino a quando la Lifeline è stata nella zona SAR di Libia e vicino all’Italia (Lampedusa), solo silenzio da parte di Toninelli accorto. Poi se n’è accorto all’improvviso quando la nave ha attraversato la SAR di Malta”.



Lifeline, chi ha ragione tra Italia e Malta?

Farruggia non dimentica di dare responsabilità anche alla nave della ONG, “che è andata contro le regole internazionali non seguendo le istruzioni da Roma. Adesso è ferma in acque internazionali rischiando in una situazione delicata. Dice di battere bandiera olandese, l’Olanda risponde che è una registrazione da yacht”. Il riferimento è all’inchiesta di bandiera annunciata dal governo italiano dopo che la Lifeline ha mostrato su Twitter la registrazione, che però mostra già qualche incongruenza (ad esempio sulle dimensioni della nave).



A Farrugia ha risposto poco tempo dopo il ministro delle Infrastrutture italiano Danilo Toninelli, sempre su Twitter: «Ricordo al ministro dell’Interno maltese che l’Italia non coordinava l’operazione #Lifeline. In più negli ultimi 4 anni la nostra Guardia Costiera ha salvato nel Mediterraneo ben 600mila vite umane. Molte di più di Malta e di tutti gli altri paesi Ue. Ora mi dica chi è disumano!?».

La polemica tra Italia e Malta

In primo luogo bisogna leggere con attenzione quanto dice Toninelli: il ministro dice che l’Italia non è disumana perché ha salvato 600mila vite umane. A voler essere pignoli, si potrebbe far notare al ministro che i salvataggi sono arrivati grazie alle scelte dei governi precedenti, che non a caso sono diverse da quello attualmente in carica. Ora però questa politica, “umana”, è cambiata: sembra evidente che Toninelli si stia dando del “disumano” da solo.



In secondo luogo va segnalato che Malta è il secondo paese europeo con più rifugiati ogni mille abitanti secondo l’UNHCR dopo la Svezia (18,3 contro 23,9) nella classifica che vede invece l’Italia avere un rapporto di 2,3. Ma questa non è la cosa più importante. Già venerdì Malta aveva fatto sapere che il coordinamento del soccorso alla nave è stato preso in carico da Roma:  “Malta non ha coordinato le operazioni di soccorso, né siamo l’autorità competente a farlo”. È poi stato lo stesso ministro a dire che la presenza della Lifeline era stata segnalata alle autorità dell’Isola sia da Frontex che dalla Guardia Costiera italiana.

Ma soprattutto, nel messaggio Malta è tornata a ribadire che la responsabilità della nave è dello Stato di cui batte bandiera, ovvero l’Olanda. Il che è la stessa identica tesi dichiarata dal governo italiano nei giorni precedenti. La Valletta e Roma stanno facendo uno scarico di responsabilità allo specchio sulla pelle di duecento persone che si trovano su una nave che può portare un quarto del carico che sta trasportando. Il resto è propaganda. Piccola, squallida propaganda.

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