Opinioni
Libero scopre improvvisamente l’acqua calda
di Mario Neri
Pubblicato il 2019-06-13
Diciamolo: da quando La Verità in edicola lo ha rimpiazzato nei cuori dei loro lettori-modello, non si capisce il senso dell’esistenza di Libero. Loro hanno provato a darglielo con la patata bollente e altre amenità, ma è evidente che l’ispirazione di colui che ai bei tempi dell’Indipendente indovinava titoli come “Sgominata un’altra giunta” oggi si […]
Diciamolo: da quando La Verità in edicola lo ha rimpiazzato nei cuori dei loro lettori-modello, non si capisce il senso dell’esistenza di Libero. Loro hanno provato a darglielo con la patata bollente e altre amenità, ma è evidente che l’ispirazione di colui che ai bei tempi dell’Indipendente indovinava titoli come “Sgominata un’altra giunta” oggi si è esaurita. E allora Senaldi & Co. provano a distinguersi editorialmente esattamente come fa il Giornale, che però al contrario di loro almeno qualche argomento ce l’ha (e la rosicata di Salvini sulle cassette di sicurezza lo dimostra).
In questo deserto culturale e di idee, Libero brancola nel buio e getta pugni a caso cercando di colpire almeno un obiettivo. Solo che poi il risultato finale è che gli escono titoli come questo qui sotto:
Che in primo luogo stupisce perché racconta qualcosa di vero (e questo già dovrebbe far saltare sulla sedia tutti), ma lo fa al prezzo di rimangiarsi tutte le fregnacce sull’Europa che quel giornale ha pubblicato per anni. E questo non può che creare sconcerto e disorientamento:
Aiuto! Gli euroburocrati si sono infiltrati nella redazione di Libero! https://t.co/PUrBOWfJEx
— Marco Bresolin (@marcobreso) 13 giugno 2019
Insomma, forse è il caso di ricordare che anche Jim Morrison diceva che è meglio bruciare subito che spegnersi lentamente.
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