L'Antitrust boccia la Festa della Befana del M5S a Piazza Navona

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-01-08

La Festa della Befana del M5S a Piazza Navona è stata bocciata dall’Antitrust. Il parere è del 4 dicembre scorso ma in omaggio alla #trasparenzaquannocepare arriva a conoscenza di tutti soltanto oggi e per iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati, che pubblica sul suo sito il bollettino settimanale dell’attività. A proposito di questo …

article-post

La Festa della Befana del M5S a Piazza Navona è stata bocciata dall’Antitrust. Il parere è del 4 dicembre scorso ma in omaggio alla #trasparenzaquannocepare arriva a conoscenza di tutti soltanto oggi e per iniziativa dell’Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati, che pubblica sul suo sito il bollettino settimanale dell’attività. A proposito di questo bando l’assessore al Commercio Adriano Meloni aveva parlato di accordi tra M5S e Tredicine in una chat pubblicata sul Messaggero, rimangiandosi poi tutto a stretto giro di posta e scusandosi con Andrea Coia, che aveva soprannominato Coidicine.
festa della befana
L’Antitrust nel parere “auspica una revisione delle modalità di assegnazione dei posteggi” sollecitando in particolare “una modifica della durata dell’assegnazione (9 anni, ndr) e, per le edizioni future, l’adozione di criteri non discriminatori e non basati sulla mera presenza storica alla manifestazione“. In particolare, l’Autorità, pur apprezzando l’iniziativa di mettere a gara la partecipazione alla manifestazione e di non procedere ad un’assegnazione diretta della stessa, evidenzia in primo luogo che “la particolare durata dell’attribuzione dei posteggi, pari ad un periodo di nove anni, appare impedire indebitamente lo sviluppo di dinamiche competitive per un periodo di tempo eccessivamente lungo, anche in considerazione delle caratteristiche della manifestazione, che non riveste peculiarità tali da richiedere investimenti particolarmente onerosi da dover essere ammortizzati su un così ampio arco temporale“. L’Antitrust rileva oltre tutto che manifestazioni analoghe come i mercatini di Natale viaggiano in genere sull’attribuzione “annuale della gestione della manifestazione”.
festa della befana 1
Il secondo punto sottolineato dell’Autorità riguarda le partecipazioni passate: si osserva infatti che “i criteri di valutazione per l’assegnazione dei posteggi presentino evidenti criticità concorrenziali nella misura in cui valorizzano la pregressa partecipazione alla manifestazione come criterio di aggiudicazione della gara”, che “lega la partecipazione alla manifestazione alla presenza storica nella stessa, in tal modo limitando le possibilità di accesso a nuovi operatori e cristallizzando la situazione preesistente”. Anche se non è l’unico criterio, sottolinea l’Autorità, “esso rappresenta una parte importante del punteggio di assegnazione, considerando la standardizzazione dei prodotti venduti, nonché il livello elementare richiesto per la tutela ambientale”.
festa della befana 2
Insomma, se così si può dire, non è necessaria una particolare ‘esperienza’ che giustifichi una sorta di ‘corsia preferenziale’ per chi ha partecipato in passato. Invece, ricorda l’Antitrust, “in caso di parità nel punteggio assegnato, è proprio il criterio della pregressa partecipazione alla manifestazione a determinare la formazione della graduatoria”. Se proprio, infine, il Comune voleva garantire la professionalità degli operatori non era comunque necessario affidarsi a quelli che avevano già partecipato in passato alla Befana di Piazza Navona: basta infatti puntare “alla generale partecipazione a manifestazioni fieristiche”. L’Autorità invita quindi il Campidoglio a comunicare, entro un termine di 60 giorni dalla ricezione del parere, “le determinazioni assunte con riguardo alla questione sopra prospettata”. Sulla vicenda c’è anche un interessamento dell’ANAC.
EDIT: Il Campidoglio risponde sulla bocciatura dell’Antitrust:

“Il dipartimento Sviluppo economico e Attivita’ produttive ha risposto in data 20 dicembre 2017 al parere dell’Autorita’ Garante per la Concorrenza e il Mercato sui criteri previsti dal bando per la Festa della Befana in Piazza Navona. Nello specifico, l’Amministrazione aapitolina ha fissato a 9 anni il termine di durata della concessione, sulla base della normativa di riferimento in materia, stabilita dall’Intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni del 5.7.2012. In riferimento a questa, la deliberazione di Assemblea capitolina del primo giugno 2017, n. 30 (Nuovo regolamento delle attivita’ commerciali su aree pubbliche), prevede che la durata delle concessioni sia di 7 anni per i mercati turistici, e di 9 oppure 12 per i mercati ordinari”. È quanto si legge in una nota del Campidoglio.
“Essendo la Festa della Befana classificata come ‘fiera’, in virtu’ della sua peculiare connotazione storico-tradizionale e della rilevanza internazionale rivestita, tale manifestazione non puo’ essere assimilata ai mercati specializzati destinati alla vendita esclusiva di particolari merceologie – tra cui anche i cosiddetti mercatini natalizi – per i quali vige una disciplina specifica e diversa. Si e’ dunque scelto di optare per la tempistica minima prevista per le concessioni, quella appunto di 9 anni, in luogo dei 12 altrimenti possibili”, aggiunge la nota, che prosegue: “Sempre in riferimento all’Intesa, che al punto 2 prevede una valutazione massima dell’anzianita’ di esercizio dell’impresa nel limite massimo del 40%, si e’ deciso di dimezzarne il valore, riducendolo al 20%. È stato dunque introdotto un notevole correttivo, tenuto conto del fatto che l’anzianita’ di posteggio in fiera, per il quale l’operatore ha partecipato, e’ stata presa in considerazione solo in caso di parita’ di punteggio”. L’Amministrazione Capitolina, si legge infine, “ha posto l’accento soprattutto sull’aspetto qualitativo della fiera, assegnando alla qualita’ dei prodotti un peso ben superiore al 50% del punteggio complessivo, e introducendo cosi’ uno strumento innovativo rispetto al passato e alla tipologia specifica delle fiere”.

Leggi sull’argomento: Adriano Meloni e il caso Coidicine

Potrebbe interessarti anche