La storia della politica dietro le Sardine contro Salvini a Bologna

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-11-16

La Lega insinua che l’iniziativa del Crescentone sia partita da un assessore comunale. Ma non è vero. E c’è di più: il Crescentone è soltanto l’inizio. Lunedì si fa il bis a Modena. Dove è annunciato il Capitano

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«Le sardine contro Salvini? L’iniziativa è assai meno apartitica di come la si vuole presentare, nasce dall’ispirazione di un assessore comunale»: Marco Cremonesi sul Corriere della Sera oggi dà voce alla Lega dopo il Crescentone che ha seppellito la manifestazione del Carroccio al Paladozza: «Molti erano studenti da fuori, non rappresentavano uno spaccato della città», aggiungono.

La storia della politica dietro le Sardine di Bologna

Il bello è che non c’è niente di vero in quanto scrive il Corriere della Sera nel suo dorso nazionale. Per smentirlo basta leggere cosa scrive sempre il Corriere della Sera nell’edizione di Bologna:

Non è un caso che l’interruttore non abbia avuto un marchio (per dire: il Pd) ma sia stato azionato da un trentenne cattolico di sinistra che fa l’istruttore di ginnastica. Un po’ come la decontestualizzazione di Greta: una sedicenne il cui gridare «Ci avete rubato il futuro» è ascoltato più di cinquanta Nobel, dell’Onu, di decenni di ambientalismo e dei forum  sul clima dei potenti della terra.

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Come abbiamo scrittoAndrea Garreffa, Giulia Trappoloni, Roberto Morotti e Mattia Santori hanno organizzato il flash mob che accoglierà i leghisti e Repubblica Bologna racconta chi sono:

Mattia fa l’educatore e l’istruttore sportivo di ultimate frisbee, ha una laurea in Scienze politiche, la magistrale in Economia. Ogni anno con l’associazione “La ricotta”, che presiede, organizza il torneo di basket “Gallo da tre” per finanziare il rifacimento di campetti di periferia in memoria dell’amico Davide Galletti, morto di leucemia.

Roberto è ingegnere, nel tempo libero tiene laboratori creativi sul riciclo della plastica. Giulia, di San Sepolcro, è fisioterapista, compie 30 anni il prossimo febbraio, è la più giovane. Andrea, arrivato a Bologna da bambino, laurea magistrale in scienze della comunicazione pubblica e sociale, studi a Valencia, California e Washington, una tesi in comunicazione ambientale, è guida turistica, accompagnatore in ciclopercorsi in tutta Europa.

Tra loro, Giulia Trappoloni è figlia di una consigliera provinciale – lo scrive oggi Repubblica – e non di un’assessora. Un po’ pochino per parlare di complotto ispirato dalla politica.

Le Sardine seguiranno Salvini in tutta l’Emilia

Ma come mai la Lega fa girare queste fregnacce e il Corriere le amplifica senza verificarle e facendosi smentire dalla sua edizione bolognese? Perché l’Emilia Romagna sarà la battaglia di Stalingrado per il Carroccio, come ha detto Roberto Maroni con un paragone che ad occhio sembrerebbe un po’ infelice, perché in questo modo sta mettendo assieme la Lega e la Germania di Hitler e sta dimenticando chi vinse nella cittadina russa, ovvero i comunisti. E perché il Crescentone è soltanto l’inizio, come scrive oggi Repubblica Bologna:

I quattro giovani Moschettieri che hanno infilzato Salvini e la propaganda leghista con 12mila sardine si sono ritrovati in tarda serata a brindare con pochi amici intimi. Poi hanno dato il via a una pagina Facebook “Seimila sardine” per moltiplicare iniziative simili in regione in vista del voto del 26 gennaio. «Non avevamo nessuna ambizione se non quella di suonare una sveglia collettiva – afferma Mattia – convinti che Bologna fosse il luogo giusto per farla. E così siamo partiti».

sardine contro salvini

E si comincia da Modena,  approfittando dell’annunciato arrivo del leader della Lega lunedì: appuntamento alle ore 18 in piazza Mazzini, davanti alla sinagoga, in segno di solidarietà a Liliana Segre. Senza bandiere di partito. Come a Bologna.

Leggi anche: Bologna non si Lega: le Sardine contro Salvini riempiono il Crescentone

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