Gli insulti alle due ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-30

La madre delle due ragazze ha scoperto che la foto dell’agenzia di stampa ANSA è stata pubblicata sulla pagina facebook della senatrice della Lega Roberta Ferrero e lì le due ragazze sono state coperte di insulti. La donna ha annunciato che denuncerà chi ha insultato le sue figlie

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Sabato Matteo Salvini si è presentato a Codogno e l’agenzia di stampa ANSA ha pubblicato una foto che ritraeva due ragazze che hanno contestato il leader della Lega in maniera pacifica ed esponendo due cartelli con scritto “Non ci rappresenti” e “Non si specula sui morti”.

Gli insulti alle due ragazze che hanno contestato Salvini a Codogno

Oggi la pagina facebook Io per te scrive che la madre delle due ragazze, Antonia Rizzi, ha scoperto che la foto dell’agenzia di stampa ANSA è stata pubblicata sulla pagina facebook della senatrice della Lega Roberta Ferrero e lì le due ragazze sono state coperte di insulti. La donna ha annunciato che denuncerà chi ha insultato le sue figlie:

E lì si è scatenato l’inferno.
Le mie figlie sono state attaccate duramente, insultate, derise.
Ovviamente, essendo donne, hanno ricevuto insulti di tipo sessista, sono state invitate a prostituirsi, a mettersi a disposizione dei migranti sui barconi per prestazioni varie. Molte persone che non conosciamo le hanno minacciate, esortate al suicidio.
Padri di famiglia, nonni che sui loro profili postano le foto dei nipotini, si sono offerti di “sbatterle come tappeti”.
E moltissime donne le hanno insultare per il loro aspetto, per i loro vestiti.

Qualcuno ha scritto che sicuramente la loro madre (io) si prostituisce sulla Binasca e che il loro padre (mio marito Alberto) si sfonda di canne nei centri sociali.

ragazze contestano salvini insulti

Io non mi rassegno. Siamo state dai Carabinieri e ora presenteremo una denuncia. Grazie per l’attenzione.》

Sulla pagina della senatrice è possibile leggere questi commenti (che censuriamo perché a differenza di qualcuno non ci interessa colpevolizzare le persone ma discutere gli argomenti, semmai):

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La cosa divertente è che quando Susanna Ceccardi ha sostenuto che il suo concorrente alla carica della presidenza della Regione Toscana Eugenio Giani le ha dato della cagna (per essere precisi lui ha detto che è “al guinzaglio di Salvini”) c’è chi, dimenticando i millemila precedenti del Capitano, gli ha pure dato spago quando l’espressione “tenere al guinzaglio qualcuno” è presente come metafora persino sulla Treccani. Che teneri batuffoli di niente che siete!

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