Idrocarburi: il veleno nel Decreto Genova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-14

Il limite ammesso per gli sversamenti sui terreni agricoli finora era di 50 mg/kg. Con il decreto Genova il tetto viene adesso innalzato di ben venti volte.

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Sergio Rizzo su Repubblica racconta oggi che nel decreto Genova scritto con il cuore dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninellisanatoria per le case abusive di Ischia, oltre alla , c’è anche una norma che riguarda i fanghi di depurazioni e gli idrocarburi (C10-C40):

E torniamo quindi al famigerato articolo 41: “Disposizioni urgenti sulla gestione dei fanghi di depurazione”. Che dice testualmente nel perfetto burocratese che connota anche il decreto Genova: «Al fine di superare situazioni di criticità nella gestione dei fanghi di depurazione, nelle more di una revisione organica della normativa di settore, continuano a valere, ai fini dell’utilizzo in agricoltura dei fanghi di cui all’articolo 2. Comma 1, lettera a) del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 99, i limiti dell’allegato 1B del predetto decreto, fatta eccezione per gli idrocarburi (C10-C40) per i quali il limite è 1000 (mg/kg tal quale)».

Per capire la gigantesca portata della cosa, che però questo articolo si guarda bene dal mettere in evidenza, basta dire che il limite ammesso per gli sversamenti di quelle sostanze sui terreni agricoli finora era di 50 mg/kg. Dunque con il decreto Genova il tetto viene adesso innalzato di ben venti volte. Rende meglio ancora l’enormità del fatto un secondo paragone: il limite ammesso per lo sversamento in discarica degli idrocarburi C10-C40, secondo le norme, è di 500 mg. In discarica. Ovvero metà di quanto ora si può scaricare sui terreni agricoli.

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I verdi di Angelo Bonelli sono furibondi e minacciano un ricorso a Bruxelles, sospettando che la faccenda serva a fare un favore a qualche lobby. Sospetto tanto difficile da contestare, quanto da digerire. Al proposito sarebbe interessante sapere dal ministro responsabile del decreto, il grillino titolare delle Infrastrutture Danilo Toninelli, se anche questa disposizione, al pari di quella del supercondono edilizio per i terremotati di Ischia, sia stata scritta “con il cuore”. Come lui ha garantito pubblicamente a proposito del pasticciatissimo decreto Genova.

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