Fact checking
La giunta che non c’è in Calabria (per colpa della Lega?)
Giovanni Drogo 04/03/2020
Ad oltre un mese dalle elezioni regionali la Calabria è ancora senza un governo. Sembra infatti che la Lega si sia messa di traverso chiedendo alla Presidente Jole Santelli almeno due poltrone in giunta, oppure un assessore e il Presidente del Consiglio Regionale. Occorre fare presto però: a fine aprile deve essere approvato il bilancio di previsione 2020-2022
Poco più di un mese fa, il 26 gennaio, il centrodestra vinceva in Calabria eleggendo Jole Santelli (Forza Italia) Presidente della Regione. Da allora in Calabria non è cambiato molto. Soprattutto perché non è ancora stata nominata la Giunta regionale.
Le pressioni della Lega per avere due poltrone
Il tempo stringe, perché il 9 marzo è fissata la prima convocazione dell’assemblea regionale. Al momento però la Santelli è riuscita a comporre solamente una “mini giunta”, un esecutivo ridotto composto dai già nominati Sergio De Caprio (alias Capitano Ultimo) alla guida dell’assessorato all’Ambiente, e l’astrofisica Sandra Savaglio alla Cultura entrambi presentati su Facebook con dei video dai toni epici. Restano da riempire altre sei caselle: cinque assessori e il Presidente del Consiglio Regionale.
La Santelli a quanto pare sta avendo delle difficoltà a distribuire i posti rimanenti tra i cinque partiti della sua coalizione (Lega, UdC, Fratelli d’Italia, Casa delle Libertà e Forza Italia). La Lega, che alle regionali ha preso il 12,25% punterebbe ad un assessorato e alla presidenza del Consiglio (tra i papabili si fanno i nomi di Tilde Minasi, Filippo Mancuso, Anna Maria Mancuso e Pietro Molinaro). Nonostante le rassicurazioni del leader leghista Matteo Salvini, che dopo la vittoria annunciava che era tempo di mettersi «al lavoro per cambiare questa splendida terra» sembra che sia proprio il Carroccio il partito più difficile da accontentare in termini di poltrone. Al punto che la Santelli sarebbe orientata a concederne due alla Lega. Ma c’è anche la “questione” Fratelli d’Italia. Inizialmente il partito di Giorgia Meloni puntava a due posti in giunta, ma l’arresto del neoeletto consigliere regionale Domenico Creazzo nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta coordinata dalla Dda di Reggio Calabria ha complicato i piani di FdI.
Il nodo del bilancio da approvare entro il 30 aprile
La questione delle nomine degli assessori non è una pura formalità né unicamente una faccenda che risponde alle logiche di spartizione del potere. Per decisione della giunta uscente di centrosinistra guidata dall’ex Presidente Mario Oliverio la Calabria è infatti in esercizio provvisorio di bilancio che è stato autorizzato dal consiglio regionale fino all’entrata in vigore del bilancio di previsione 2020-2022 ed in ogni caso non oltre il 30 aprile 2020.
Jole Santelli e la sua futura giunta hanno quindi poco meno di due mesi di tempo per approvare il nuovo bilancio, ragione per cui è importante che il quadro delle nomine venga completato al più presto per poter iniziare a mettere mano alla manovra finanziaria regionale. Nel frattempo nell’altra regione andata al voto il 26 gennaio – l’Emilia-Romagna – il Presidente Stefano Bonaccini ha presentato la sua squadra di governo già il 13 febbraio, poco più di due settimane dall’esito del voto.